Il divorzio è un costo da pianificare? La domanda può sembrare cinica. Il “per sempre” è ancora il sogno inseguito dalle coppie che decidono di suggellare il loro patto d’amore. Come molto spesso accade, però, i sogni si infrangono contro la dura realtà e quello che si credeva un legame per la vita si spezza. Se iniziare una nuova vita insieme fa lanciare grida di aiuto al portafogli, terminarla fa più o meno lo stesso effetto. Oltre alle spese legali, infatti, va considerato l’assegno di mantenimento, le spese per una nuova abitazione. Avere una riserva da destinare alle emergenze può aiutare. La programmazione finanziaria è fondamentale soprattutto in momenti della vita come questi nei quali, diciamolo, le emozioni rischiano di travolgere togliendo lucidità. Parola di Vincenzo Cuscito, Head of Investment Consultants Italy di Moneyfarm, con il quale abbiamo fatto il punto su tempi e costi di separazioni e divorzi in Italia.
Dottor Cuscito, separarsi e divorziare sono privilegi per persone ricche?
Non necessariamente, il nostro messaggio è che sono spese impreviste che sempre più persone purtroppo devono tenere in considerazione nel corso della vita e che, come tutte le spese impreviste, possono essere affrontate meglio se si fa pianificazione finanziaria. Pianificare con l’aiuto di un consulente è ancora più importante per chi non ha grandi patrimoni. I costi di separazioni e divorzi possono variare a seconda che si abbiano o meno figli a carico e soprattutto a seconda dell’iter, consensuale o giudiziale, e della propria situazione patrimoniale. La separazione consensuale senza figli a carico può costare qualche decina di euro tra oneri fissi e bolli, ma un divorzio può costare in media da un minimo di 5.000 fino a 60.000 euro a coppia. Si tratta quindi di costi che possono incidere significativamente sul bilancio famigliare o personale. Chiaramente per ricchi e VIPs i costi sono di solito nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro.
Nell’affrontare una separazione o un divorzio quali voci di costo bisogna considerare?
I dati Moneyfarm-smileconomy si riferiscono esclusivamente agli iter burocratici di separazione e divorzio quindi includono bolli amministrativi e di cancelleria e i costi legali legati ad avvocati e spese processuali. Ma poi bisogna aggiungere i costi degli assegni di mantenimento, un’eventuale nuova casa per uno dei due coniugi e per ulteriori perizie o per investigatori privati, per esempio, non considerati nella nostra indagine.
Separazione CONSENSUALE | separazione GIUDIZIALE | |
per 100 separazioni | 85% | 15% |
tempi | 3 mesi | 2 – 4 anni (e oltre) |
costi | 1.000 – 3.000 euro | 3.000 – 10.000 euro |
Ricordiamo anche quali sono i tempi che occorrono per ottenere una sentenza di separazione o di divorzio.
Molto dipende dalla consensualità. Occorrono 3 mesi per separarsi in maniera consensuale mentre la via giudiziale può richiedere anche 3 anni. Per legge, il divorzio può avvenire una volta trascorsi 6 mesi da una separazione consensuale o 12 mesi da una separazione giudiziale (che decorrono dalla prima udienza di separazione in Tribunale). In genere per divorziare occorrono almeno altri 2 anni. Quando la coppia è in totale disaccordo i tempi complessivi di separazione o divorzio possono arrivare addirittura a 10 anni e, in tal caso, i costi sono di almeno 15.000 euro per coniuge.
divorzio CONSENSUALE | divorzio GIUDIZIALE | |
per 100 separazioni | 72% | 28% |
tempi | 3 mesi | oltre 2 anni (dipende da conflittualità) |
costi | 1.500 – 3.000 euro | 3.000 – 20.000 euro |
In fase di separazione le emozioni spesso rischiano di travolgere le persone coinvolte; quali suggerimenti si possono dare a coloro che stanno per compiere questo passo?
Il mio consiglio è di fare un’adeguata pianificazione finanziaria insieme a un esperto. Noi consulenti finanziari a Moneyfarm ci occupiamo anche di questo. Fare pianificazione finanziaria significa avere innanzitutto piena contezza della situazione patrimoniale dell’individuo o della famiglia e considerarne spese prevedibili ma anche imprevedibili come questa. Ognuno ha poi, chiaramente, i suoi obiettivi nella vita e i suoi orizzonti temporali e anche questi sono ragionamenti importanti da fare per consigliare la migliore strategia di gestione del risparmio, quindi come allocare efficacemente il capitale in un’ottica di medio-lungo termine. Per esempio quanto tenere in liquidità, per spese correnti e impreviste, e quanto invece investire per farlo crescere nel tempo ed evitare che venga eroso dall’inflazione.
In copertina foto di Gerd Altmann da Pixabay