Parità di genere, inclusione, valorizzazione della diversità sono temi sempre più attuali nel mondo in cui viviamo, compreso quello del lavoro. Sono molti gli strumenti per il diversity management applicabili nelle aziende, tra questi i servizi per la Responsabilità Sociale d’Impresa possono fungere da attivatore di buone pratiche.
Un luogo di lavoro inclusivo si fonda sulla salvaguardia delle diversità, intendendo con essa i background eterogenei che possono avere i lavoratori e che riguardano, tra gli altri, l’età, la cultura, le abilità, l’orientamento sessuale e l’identità di genere.
È ampiamente dimostrato (fonte Ninja Marketing) che raggiungere una maggiore diversità all’interno dei vari team di un’azienda è un valore aggiunto per il business in quanto consente di attingere dal più ampio bacino possibile di talenti, permettendo scambi di idee, confronti e differenti punti di vista.
Tra i trend topic del 2021 nel mondo del lavoro troviamo grandi obiettivi come la trasformazione degli uffici in “hub di esperienze” o lo sviluppo di una cultura del wellbeing e della leadership empatica, tutte tematiche utili a favorire l’inclusione. E sembra che questa strada inizi ad essere percorsa da molte aziende. Infatti, una ricerca condotta da Istat/UNAR nel 2019 sulle misure di diversity management per le diversità LGBT+ ha evidenziato alcuni fattori interessanti relativi alla diversità in generale, come:
- oltre un quinto delle imprese coinvolte nella ricerca (il 20,7% pari a oltre 5.700 unità) ha adottato almeno una misura non obbligatoria per legge con l’obiettivo di gestire e valorizzare le diversità tra i lavoratori legate a genere, età, cittadinanza, nazionalità e/o etnia, convinzioni religiose o disabilità
- l’applicazione di tali misure coinvolge il 34% delle imprese di grandi dimensioni (con almeno 500 dipendenti), a fronte del 19,8% delle imprese più piccole (50-499 dipendenti)
- il Diversity Management è più diffuso nel Nord del Paese, dove il 37,8% adotta almeno una misura. Seguono le imprese del Centro (29,3%) e del Mezzogiorno (20,2%)
Come favorire la diversità nel mondo del lavoro?
Per sviluppare un ambiente di lavoro veramente inclusivo è necessario innanzitutto un cambiamento culturale nei management aziendali affinché diventino sensibili a questi temi e ne riconoscano il valore.
“L’integrazione del tema “diversity” all’interno delle strategie di Responsabilità Sociale d’Impresa porta ad aumentare i vantaggi competitivi delle aziende” – afferma Sara Brandimarti, Business Unit Manager – Regulated Services ed esperta CSR a livello internazionale di TÜV SÜD – “Il tema, peraltro, è diventato sempre più attuale con l’incalzare della pandemia e dagli impatti che questa inevitabilmente sta avendo su tematiche come il mantenimento dei posti di lavoro o il “work life balance”. In situazioni sempre più in rapida evoluzione essere capaci di attivare un ascolto attivo, un team di lavoro inclusivo, a salvaguardia della diversità e dell’eterogeneità del gruppo, porta a prendere decisioni partecipate ed efficaci.”
Per attivare dei percorsi atti ad integrare i temi di diversity all’interno di una più ampia strategia collegata a sostenibilità e responsabilità sociale d’impresa molte organizzazioni scelgono di partire da percorsi formativi per il middle management.
Altri attivatori di cambiamento possono essere ritrovati anche nei servizi come la ISO 26000 o la SA8000, che possono aiutare a far emergere e favorire questo cambiamento.