L’editore del manuale diagnostico psichiatrico (DSM) rivela che il re è nudo.
 “Non esiste una definizione di disturbo mentale”
“Non esiste una definizione di disturbo mentale. E’ una str… Intendo semplicemente che non la puoi definire,” ecco cossa afferma il Dott. Allen Frances, editore capo per il Manuale Diagnostico Statistico (DSM-IV – la Bibbia psichiatrica). Dato che il DSM-IV è la dottrina imperiale utilizzata dagli psichiatri nel diagnosticare i disturbi mentali, prescrivere potenti farmaci psicotropi su vasta scala, e richiedere soldi per l’assistenza sanitaria, questa non è un’ammissione da poco. “Abbiamo fatto degli errori che hanno avuto terribili conseguenze” ammette Frances. Gary Greenberg (scrittore e psicoterapeuta), che ha intervistato Frances e ha scritto un approfondito articolo su Wired Magazine, descrive come la coscienza di Frances lo abbia colpito: “Le diagnosi di autismo, di disturbo da deficit di attenzione e iperattività e di disturbo bipolare salito alle stelle, Frances spiega come il suo manuale abbia facilitato queste epidemie e, per giunta, favorito una crescente tendenza a far passare le difficoltà della vita per malattie mentali, poi trattate con farmaci psicotropi”, scrive Greenberg. Il DSM-IV ha fatto aumentare di 40 volte le diagnosi di bipolarismo infantile, generando una pericolosa impennata di prescrizioni di antipsicotici per i bambini, anche di appena 3 anni. All’editore capo del DSM-III (la versione precedente), Dott. Robert Spitzer, sono fischiate le orecchie. Egli è colui che spinse Frances ad aiutarlo nella lotta contro i creatori del DSM-5 – la prossima edizione in corso. Spitzer ha pubblicamente condannato l’APA (Associazione Psichiatrica Americana) per avere obbligato gli editori del DSM-5 a firmare una promessa scritta di non parlare mai di quello che stavano facendo. Spitzer e Frances avvertono che la proposta di disturbo “pre-psicotico” potrebbe portare ad una esplosione di nuove diagnosi e un assalto del marketing delle aziende farmaceutiche. Frances ha evidenziato come questo disturbo provocherebbe “una medicalizzazione in massa della normalità ,” e produrrebbe “una miniera d’oro per l’industria farmaceutica”, imponendo ai pazienti un “alto prezzo di effetti collaterali, euro, e uno stigma.” Ci sono molti altri dissidenti del settore. Greenberg dice che: “Stanno diventando sempre più insofferenti, e alcuni concordano sul fatto che la pressione pubblica può essere l’unico modo per far deragliare il treno che, egli teme, porterà “la psichiatria giù dalla scogliera”. Greenberg, egli stesso uno psicoterapeuta, sottolinea che la certezza scientifica non appartiene alla psichiatria: “Le dispute sulla nomenclatura rischiano di minare la legittimità della professione, rivelando il suo sporco segreto: che con tutte le loro presuntuose affermazioni, gli psichiatri non sanno distinguere in maniera rigorosa una malattia dalla sofferenza quotidiana”. Con un aumento del 25% del numero dei disturbi mentali rispetto al DSM-III, il DSM-IV è stato una miniera d’oro per le aziende farmaceutiche. Secondo uno studio del 2006 della Tufts University, più della metà degli autori del DSM-IV aveva legami finanziari con l’industria farmaceutica. In mancanza di una base scientifica, gli autoproclamati esperti del DSM-5 si affannano a “deliberare”, “discutere”, e intavolare “gravose discussioni” nel tentativo di decretare nuovi disturbi. Le nuove proposte per il DSM-5 comprendono “Disturbo da Accaparramento”, “Disturbo del Pizzichio di pelle” e, peggio, le nuove etichette per i bambini: “Disturbo da Malregolazione del Temperamento” e “Disturbo da Cibazione”. Questo aprirebbe le porte a una massiccia campagna di marketing per medicalizzare i bambini! Come nella storia del Re pomposo che pretende che il suo vestito sia così magnifico che possa essere visto solo da persone sagge, la psichiatria e le industrie farmaceutiche spacciano al mondo le etichette dei loro prodotti e gli psicofarmaci come rimedi. E come il bambino che grida l’ovvio “il re è nudo”, sta all’opinione pubblica mettere pressione affinché questo smetta. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, ma richiedere accurate analisi mediche.