«La Regione Campania ha completato le procedure per l’individuazione dei Distretti Rurali e dei Distretto Agroalimentari di Qualità. Buone notizie per l’Irpinia che si vede riconosciuta tutti i distretti per i quali era stata presentata istanza». Ne dà notizia Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania.
Per la provincia di Avellino, infatti, sono stati individuati il Distretto Rurale nel territorio delle Acque per la regia del Gal Irpinia e che tiene dentro quattro sistemi territoriali di sviluppo: Alta Irpinia, Terminio Cervialto, Valle dell’Ufita e Partenio, e, ancora, il Distretto delle Castagne e dei marroni della Campania, il Distretto di Qualità dei Vini d’Irpinia e Colline Salernitane Dop e colline dell’Ufita Dop – L’oro della Campania.
«In questi mesi – dichiara Maurizio Petracca – abbiamo lavorato molto per sensibilizzare il territorio, per coinvolgere il tessuto imprenditoriale e produttivo, per tenere insieme la filiera istituzionale interessata. Il risultato è a mio avviso molto positivo. E’ stato compreso il valore ed il rilievo di questo strumento che, sulla prossima programmazione, potrà essere titolare di finanziamenti specifici. I distretti hanno questo merito di stimolare il dialogo all’interno del territorio, tra le varie componenti, pubbliche e private, valorizzando specifiche filiere e promuovendo aree territoriali omogenee per vocazioni ed eccellenze».
«L’attivazione dei Distretti rurali ed agroalimentari di qualità – aggiunge Petracca – è un merito che va ascritto totalmente a questo esperienza regionale. Venivamo da anni di totale blocco sulla questione. Abbiamo provveduto ad approvare il regolamento attuativo della legge regionale e ad attivare tutti quei meccanismi necessari alla loro individuazione. L’Irpinia ha saputo cogliere questa opportunità e questo anche grazie ad un’azione di sensibilizzazione e di animazione territoriale che io credo sia stata incisiva ed efficace. Adesso tocca al territorio continuare e non cedere, sia con la successivo step del riconoscimento dei distretti, sia nell’avviare un fase di progettazione che mi auguro sia quanto più in linea con le esigenze e le prospettive dei territori».