Le discariche inserite tra i siti da bonificare sono state individuate utilizzando i dati raccolti alla fine del 2010 da una apposita commissione, ma alcune aree possono essere sfuggite all’occhio delle istituzioni. L’assessore Romano ha quindi esortato i sindaci ad una attenta verifica dei territori comunali, e qualora fossero individuate nuove aree da bonificare, fornire alle autorità competenti i dati in possesso. In questo modo grazie ad una facile e rapida indagine si potrà verificare l’entità dei danni ambientali e intervenire con risolutezza.
I siti non censiti saranno oggetto di una accurata indagine analitica oltre che di una relazione storico amministrativa dell’area.
L’iniziativa presa da Giovanni Romano punta ad aggiornare il Piano Ragionale delle Bonifiche e allo stesso tempo intende aiutare i comuni coinvolti nell’accelerazione delle procedure di intervento ambientale e di bonifica. Molti sono i comuni che hanno fatto richiesta di intervento e l’apertura dell’assessore intende dimostrare come la Regione Campania sia intenzionata nel stanziare dei finanziamenti.
I fondi già messi a disposizione dal Por, Programma Organizzativo Regionale, e già assegnati ai comuni che ne hanno fatto richiesta, verranno incrementati, saranno destinate nuove risorse finanziare qualora verranno individuati nuovi siti, risorse che si aggiungeranno ai 300 milioni sbloccati lo scorso giugno.
Ora bisogna aspettare, e capire quando effettivamente le bonifiche partiranno. I fondi ci sono, bisogna solo dirottarli nel senso giusto. Quello della riqualifica e bonifica ambientale in Campania è da sempre un argomento spinoso che più di una volta ha suscitato contrasti e attriti fra le autorità competenti. Il rischio di eventuali infiltrazioni camorristiche anche nella bonifiche delle discariche e non solo nella loro gestione è possibile, in questo contesto quindi risulta essenziale la rapidità degli interventi, che dovranno essere mirati definitivi, così da eliminare una volta per tutte il problema discariche in Campania.
In alcune discariche sembra che i lavori di bonifica siano però già iniziati, è il caso dell’ex Resit di Giugliano vera e propria bomba ambientale che da anni ormai inquina una zona a forte vocazione agricola, contaminando le falde acquifere nel sottosuolo. È forse uno dei siti più a rischio in Campania, sulla sommità delle discarica sono state individuate delle fumarole, simili a quelle delle solfatare, e immettono nell’area vapori irrespirabili. Ora la bonifica già tentata negli scorsi anni è in corso d’opera e si spera che finalmente il problema venga risolto.
Le aree da recuperare sono varie e si spera che all’apparente vivacità dimostrata negli ultimi due mesi dalle istituzioni seguano i fatti.