Lo stabilisce una decisione approvata dalla giunta regionale in una delle ultime sedute. Si tratta in sostanza della traduzione in atti concreti delle varie priorità emerse nel corso della Conferenza regionale sulla disabilità che si è tenuta a fine gennaio a Spazio Reale.
Il documento approvato dalla giunta regionale non fa altro che definire tutta una serie di impegni programmatici relativamente a: creazione di una rete di punti informativi, presa in carico, sviluppo dei percorsi di Vita Indipendente e del ´durante e dopo di noi´ (attraverso lo strumento delle Fondazioni di partecipazione), problematiche riguardanti l´accessibilità. In prima battuta si punterà a creare una rete di sportelli informativi per agevolare l´accesso ai servizi sulla disabilità con lo scopo di ovviare alle difficoltà attuali riguardo al reperimento di informazioni unitarie su percorsi, risposte assistenziali, accesso a contributi che in genere fanno capo a soggetti pubblici e privati spesso non ben coordinati e collegati. Tali punti informativi, presenti sul territorio a livello di zone distretto, saranno in grado di fornire indicazioni su accesso ai servizi e modulistica, registrare le richieste di bisogno e garantire il collegamento con altri enti.
La presa in carico avverrà attraverso la definizione di un progetto individuale globale, con un insieme organizzato di risposte ed interventi che accompagneranno la persona disabile durante la sua vita, seguendo l’evoluzione dei bisogni nelle differenti fasce d’età. Il tutto avverrà in un unico luogo di valutazione e definizione dei singoli progetti, tramite un referente e un codice condiviso da parte dei vari soggetti e attori che definiscono il progetto, con un fascicolo personale e unico e con regole chiare, condivise, applicabili e controllabili. Vita Indipendente, progetto sul quale l´investimento regionale è passato da 2 a 9 milioni di euro nel giro di 5 anni, in assenza di una legge nazionale di riferimento e di finanziamenti statali, verrà ulteriormente sviluppato partendo dalle sperimentazioni avviate. Attualmente i progetti avviati sono circa 400 con 810 contributi (circa 1000 euro in media al mese) erogati nel 2014.
Ulteriore impulso sarà dato al ´durante e dopo di noi´, potenziando il percorso fin dalla presa in carico della persona disabile, per dare continuità, qualità e adeguatezza delle scelte in suo favore e abbracciando tutti gli ambiti: abitare, occupazioni qutidiane, tempo libero, interessi, relazioni sociali. Lo strumento di tutela giuridica individuato, la Fondazione di Partecipazione, considerato il migliore come intermediario ed interlocutore tra la famiglia e la persona disabile, sarà adeguato da u punto di vista normativo riguardo a caratteristiche strutturali, organizzative e qualitative dei servizi residenziali.
Previsto lo sviluppo, l´ampliamento ed il consolidamento delle sperimentazioni in atto. Infine, sul versante del miglioramento degli aspetti legati all´accessibilità e al superamento delle barriere, che vede dal 2008 attivo il Crid, il Centro Regionale di Informazione e Documentazione, sarà sperimentato un modello organizzativo integrato e coordinato con altri soggetti coinvolti nel settore come la Facoltà di Architettura dell´Università di Firenze e le Uvm, le Unità di Valutazione Multidimensionale, a livello di zona distretto. Azioni sperimentali saranno condotte direttamente con le famiglie con attenzione specifica a: adeguamenti edilizi, strutturali e di arredo delle abitazioni, fornitura di ausili, strumentazioni, dispositivi e sistemi domotici.