In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità , l’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni che opera presso il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri) raccoglie l’appello lanciato dall’ONU per discuterne, con amministratori locali e istituzioni scolastiche, di misure concrete per ridurre il gap fra le buone intenzioni dei governi centrali e territoriali e le prassi che purtroppo denotano, ancora oggi, la permanenza di numerose barriere e comportamenti discriminatori
”Un albergatore: vostra figlia disabile deve mangiare in orari diversi dagli altri perché disturba la clientela, la famiglia fa le valigie e va via. Negato l’accesso di un disabile a Villa d’Este, capolavoro del Rinascimento italiano dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità e, quindi, di tutti. Impossibilità per un disabile di utilizzare i mezzi pubblici nel fiorentino perché gli autobus sono sprovvisti di pedana elettrica o perché non funzionante. Un bambino disabile di sei anni si é visto negare da una scuola del casertano il sostegno scolastico perché figlio di immigrati ghanesi irregolari. Sono solo alcuni dei casi trattati dal mio Ufficio nel 2012″ dichiara Marco De Giorgi, direttore dell’ UNAR “per non parlare poi di quelli in cui si assiste a discriminazioni multiple che colpiscono donne disabili o disabili Rom in cui vengono denunziate delle situazioni di gravissima marginalita’ ed esclusione sociale”. “In un contesto di forte crisi economica – prosegue l’Unar nel suo appello – c’è il rischio che alcune misure di inclusione, prima garantite, anche dagli enti locali, ora vengano negate a causa del taglio dei fondi. Per tali motivi, in questi giorni si sta discutendo anche in Europa, nell’ambito della nuova proposta di Direttiva comunitaria contro tutti i tipi di discriminazione, la portata del concetto di ‘soluzioni ragionevoli’ finalizzate a garantire l’inclusione dei disabili secondo un serio giudizio di congruita’ e adeguatezza fra finalita’ perseguite e mezzi impiegati”. “Ma obiettivo dell’Unar – conclude De Giorgi- è mantenere alta la soglia di allarme su questi problemi anche in periodo di congiuntura, per fare in modo che i diritti dei disabili siano considerati diritti umani inderogabili e non diritti finanziariamente condizionati”.