Il Consiglio dell’Unione Europea ha dato l’ok definitivo alla direttiva “Case Green”, un provvedimento chiave per la decarbonizzazione del settore edile europeo. La direttiva, che mira a rendere il parco immobiliare dell’UE a emissioni zero entro il 2050, stabilisce una serie di obiettivi e misure per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
Direttiva “Case Green”: obiettivi ambiziosi per il risparmio energetico
La direttiva stabilisce obiettivi ambiziosi per la riduzione dei consumi energetici degli edifici:
- Entro il 2030: riduzione del 16% del consumo energetico degli edifici residenziali rispetto ai livelli del 2020.
- Entro il 2035: riduzione del 20-22% del consumo energetico degli edifici residenziali rispetto ai livelli del 2020.
- Entro il 2050: tutti gli edifici dell’UE dovranno essere a emissioni zero.
Per raggiungere questi obiettivi, la direttiva prevede una serie di misure, tra cui:
- Ristrutturazioni energetiche: gli Stati membri dovranno garantire che almeno il 15% degli edifici non residenziali con le prestazioni energetiche peggiori vengano ristrutturati entro il 2030 e il 26% entro il 2033. Per gli edifici residenziali, la percentuale sale al 43%.
- Nuovi edifici a emissioni zero: tutti gli edifici nuovi costruiti a partire dal 2030 dovranno essere a emissioni zero.
- Certificazione energetica degli edifici: tutti gli edifici dovranno avere una certificazione energetica che attesti le loro prestazioni.
- Incentivi per l’efficienza energetica: gli Stati membri dovranno incentivare l’adozione di soluzioni per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, come l’isolamento termico, l’installazione di impianti di riscaldamento e raffrescamento efficienti e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
Italia: voto contrario e critiche
L’Italia è stata uno dei due paesi che ha votato contro la direttiva “Case Green”, insieme all’Ungheria. Le critiche del governo italiano si sono concentrate principalmente sui costi elevati che la direttiva potrebbe comportare per le famiglie e le imprese.
Tuttavia, le associazioni ambientaliste e gli esperti hanno sottolineato che i benefici a lungo termine della direttiva in termini di risparmio energetico, riduzione delle emissioni di gas serra e creazione di posti di lavoro supereranno ampiamente i costi iniziali.
Un passo avanti importante per la decarbonizzazione
L’approvazione della direttiva “Case Green” rappresenta un passo avanti importante verso la decarbonizzazione del settore edile europeo. Si stima che la direttiva possa contribuire a ridurre le emissioni di gas serra dell’UE di circa 360 milioni di tonnellate all’anno entro il 2030. Oltre ai benefici ambientali, la direttiva avrà anche un impatto positivo sull’economia europea, creando nuovi posti di lavoro nel settore delle ristrutturazioni energetiche e dell’efficienza energetica.
Le sfide da affrontare
Nonostante l’approvazione della direttiva, rimangono ancora molte sfide da affrontare per raggiungere gli ambiziosi obiettivi previsti. Gli Stati membri dovranno ora attuare la direttiva in modo efficace e garantire che le risorse finanziarie necessarie siano disponibili. Sarà inoltre importante sensibilizzare i cittadini sui benefici dell’efficienza energetica e incoraggiarli ad adottare soluzioni per migliorare le prestazioni energetiche delle loro case.
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