(Adnkronos) – Oggi inizia ”un percorso che idealmente porterà, da quì a qualche mese, al digital day” con una ”proposta legislativa condivisa che indichi il percorso che vogliamo fare” perché ”il rischio da evitare è sorta di sottosviluppo digitale”. Lo afferma il vicepresidente della Camera dei deputati, Giorgio Mulè (Fi), intervenendo al convegno ‘AB….D – Il cammino dell’Italia verso l’alfabetizzazione digitale’. Il cammino dell’alfabetizzazione deve portare a ”una strada che deve essere precisa ma condivisa, verso l’obiettivo“.
Oggi “lo scenario generale delle competenze ci rimanda a una sorta di pagella che ha l’Italia, non è che sia straordinaria” visto che occupa il diciottesimo posto. E’ necessario continua ”dare uno shock vero che riguardi l’alfabetizzazione digitale ma anche quella finanziaria”. ”L’idea è quella di costituire un’agenzia per l’alfabetizzazione digitale e finanziaria, che ha come compito la definizione pratica dei piani di alfabetizzazione con la loro implementazione a livello nazione e territoriale”. ”E’ arrivato il momento di ripensare radicalmente l’alfabetizzazione nei settori, tenendo presente che non esiste una sola, ma diverse perché anno coniugate nei vari campi: finanziaria, assicurativa, previdenziale, fiscale”.
Mulè sul Digital day: “conoscenze e competenze per diventare cittadini partecipi”
”Siamo in una fase di transizione, in cui abbiamo oggettivamente delle eccellenze ma anche dei baratri di arretratezza, causati da resistenze e anacronismi, dovuti a cattive pratiche, all’applicazione di pessime abitudini e da competenze scientifiche che quasi mai sono all’altezza”, osserva Mulè. Il ruolo di questa agenzia dovrebbe, quindi, ”essere quello di coordinare le attività a livello territoriale”. Nella società di oggi ”fornire competenze e conoscenze vuol dire renderli quello che dovrebbero essere: cittadini partecipi, cioè partecipi della società”.
Fine ultimo dell’agenzia, ”oltre a quello generale di favorire l’accrescimento delle competenze digitali e finanziarie dei cittadini, è quello collaterale ma fondamentale di sviluppare una reale cittadinanza digitale attiva e garantire a tutti il pieno godimento dei diritti fondamentali che competono a ciascuno”, sottolinea il vicepresidente. Nel medio periodo il risultato che l’Agenzia di potrebbe proporre di aggiungere ”è duplice: promuovere l’inclusione sociale dei cittadini e favorire la competitività del cittadino e del sistema paesi nel suo insieme, cercando di riallineare e migliorare il livello di competenze degli italiani al ruolo che più si compete al nostro sistema economico e politico”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)