È un’estate intensa quella che stiamo vivendo, sotto il profilo della lotta alle zanzare: secondo qualcuno viviamo una vera invasione, ma la certezza è la percezione di particolare sofferenza causata dalla “nuova normalità”, ovvero la tendenza di tante persone – già dalla primavera – di passare molto più tempo negli ambienti domestici outdoor, come balconi, terrazze e giardini, alle prese con smart-working e tempo libero al riparo dagli assembramenti. E dunque più esposti agli “attacchi” di fastidiosi insetti.
A tutti è capitato di aver pensato alla soluzione migliore per non essere svegliati nel cuore della notte dal fastidioso ronzio di una zanzara e di voler capire che cosa le attira (e le respinge) e come difendersi in totale sicurezza, e perché no, a scegliere un metodo che sia anche a tossicità zero per noi e per l’ambiente che ci circonda.
Innanzi tutto, è bene sapere che le zanzare reagiscono a tre categorie di stimoli:
• Stimoli visivi
• Stimoli termici
• Stimoli olfattivi
Il canale sensoriale prediletto è quello olfattivo: è stato dimostrato, infatti, che le zanzare sono in grado di percepire, attraverso le antenne, l’anidride carbonica che traspira dalla pelle e l’acido lattico fino a una quarantina di metri di distanza; anche il sudore e il sebo secreto dalla pelle rendono la cute “attraente” per i piccoli insetti. Infine gli stimoli visivi: meno determinanti ma, in linea di massima, gli indumenti dai colori chiari o sgargianti sono piuttosto attraenti per le zanzare. Le zanzare amano gli ambienti umidi e hanno bisogno di acqua stagnante per deporre le uova: per questo il primo importante accorgimento è evitare ristagni d’acqua – ad esempio nei sottovasi delle piante nei balconi. Ne basta davvero poca perché vadano a proliferare!
Gli elettroinsetticidi Gli elettroinsetticidi sono sistemi anti-zanzare che non emettono sostanze tossiche e non usano additivi chimici, ma catturano gli insetti volanti rispettando l’ambiente e i loro antagonisti naturali come ragni, rospi, gechi e altri piccoli animali e prevedono uno
smaltimento sicuro presso i centri di raccolta all’interno di contenitori appositi per lampade a raggi UVA.
Gli elettroinsetticidi sfruttano lo stimolo visivo per risolvere il problema delle zanzare. A differenza di altri strumenti antizanzare, infatti, non mirano a respingere ma ad attirare a sé gli insetti notturni mediante la luce emessa dalle lampade UVA, innocua per le persone ma irresistibile per le zanzare e altri insetti volanti (come moscerini della frutta, mosche, tafani, pappataci e vespe).
In base al metodo di “cattura” delle zanzare si distinguono tre tipi di elettroinsetticidi:
- • Modelli a carta collante: semplici e silenziose lampade ultraviolette applique sulla quale, al posto del riflettore, viene posta una pellicola collante, che funziona come una carta moschicida.
- • Elettroinsetticidi a ventola o ad azione meccanica. In questo caso la cattura dell’insetto, sempre attratto da luce UVA, è affidata a una ventola che lo “risucchia” e lo imprigiona in un cassettino nel quale le zanzare muoiono per disidratazione.
- • Modelli a folgorazione. Anche questi dispositivi sfruttano la luce ultravioletta come esca, ma utilizzano una scarica elettrica per folgorare la malcapitata zanzara. Negli ultimi anni sono nati prodotti LED e a basso consumo, con l’obiettivo di rendere sempre più economico e amico dell’ambiente l’impiego dell’elettroinsetticida.
Consigli per un utilizzo efficace degli elettroinsetticidi: la posizione conta!
- • La collocazione degli elettroinsetticidi è in una zona un poco distante dai luoghi frequentati dalle persone. • Sia per uso indoor che per uso esterno è opportuno disporre l’apparecchio nelle zone di maggior penombra e umidità. In una stanza: lontano dalle finestre o più semplicemente rivolto verso l’interno; in giardino lontano da altre fonti di illuminazione.
- • Se all’esterno, collocare gli apparecchi controvento, appesi ad almeno 2 metri di altezza; se all’interno, collocarli distanti da climatizzatori, le zanzare sono infastidite da correnti d’aria, difficilmente si avvicinano quindi all’elettroinsetticida.
- • La zanzara tigre vola solitamente sotto il metro d’altezza, quindi in questo caso è preferibile posizionare le trappole appoggiandole direttamente al suolo.
- • In ambiente indoor è importante collocare gli elettroinsetticidi lontano da porte e da finestre, con l’obiettivo di eliminare gli insetti già presenti all’interno e non richiamarne da fuori.
- • Se si dispongono più elettroinsetticidi nello stesso ambiente, occorre distanziarli in base al loro raggio d’azione.
La manutenzione degli elettroinsetticidi • Per gli elettroinsetticidi a ventola, ogni settimana è opportuno pulire i filtri con acqua e sapone e svuotare il cassettino affinché il flusso d’aria sia sufficiente a catturare e imprigionare le zanzare.
• Per gli elettroinsetticidi a scarica è importante una pulizia da polveri con aria compressa. • Verificare periodicamente che non ci siano componenti rotte o mancanti e cavi scoperti, assicurandosi dell’integrità del prodotto. In caso, è bene ricorrere ad una sostituzione dell’apparecchio o riparazione presso un centro autorizzato. • Per mantenere l’efficacia al 100% è consigliabile la sostituzione della lampada UV secondo la frequenza indicata dal produttore (ad esempio dopo 1 anno), mentre per il dispositivo, che di norma ha una durata di anni, è sufficiente procedere con una pulizia e manutenzione regolare.
consigli per un acquisto e utilizzo sicuro degli elettroinsetticidi
per un acquisto e utilizzo sicuro degli elettroinsetticidi:
- • Verificare la presenza della marcatura CE
- • Preferire i prodotti che hanno ottenuto un marchio di sicurezza quale IMQ, per essere certi che l’apparecchio è stato realizzato a regola d’arte secondo le norme di sicurezza e verificato, prima dell’immissione sul mercato, da un organismo al di sopra delle parti.
- • Acquistare sempre e solo presso rivenditori affidabili e autorizzati senza inseguire la logica del risparmio.
- • Prima di collegare l’apparecchio verificare che la tensione di rete sia la stessa indicata sull’apparecchio.
- • Attenersi sempre alle istruzioni elencate nell’apposito libretto.
- • Non toccare gli elettroinsetticidi con mani o piedi bagnati o umidi.
- • Non usare gli apparecchi se danneggiati e non ricorrere al fai da te per aggiustarli.
- • Evitare che il cavo o la spina tocchino superfici calde.
- • Non permettere che l’apparecchio sia utilizzato da bambini e per questo posizionarlo fuori dalla loro portata.
- • Non mettere gli apparecchi in funzione in presenza di gas, liquidi o sostanze infiammabili o esplosive.
- • Non coprire l’apparecchio quando è in funzione.
- • Tenere pulite le griglie e i cassetti per la raccolta resti.
- • Verificare che gli elettroinsetticidi da esterno siano resistenti alla penetrazione all’acqua e, come quelli da interno, costruiti con materiale ignifugo che non faciliti un’eventuale propagazione del fuoco. Il cavo deve essere di un materiale resistente alle escursioni termiche, non deteriorabile né a causa sole né del freddo. La griglia che protegge l’utente deve impedire di poter accedere alle parti in tensione.
Gli altri strumenti a disposizione per la lotta alle zanzare
La zanzariera Il metodo più antico e naturale per difendersi dalle zanzare è la zanzariera: installata sulle finestre e, per i più piccini, su culla o lettino, garantisce la protezione senza rinunciare al ricambio d’aria nelle calde serate estive. La zanzariera è uno strumento molto efficace sia a casa, sia in campeggio, visto che praticamente tutti i tipi di tenda e camper ne sono dotati.
I repellenti naturali
Le punture di zanzara sono fastidiose per tutti, ma per i bambini diventano un piccolo dramma. Per proteggere la pelle dei più piccoli è consigliabile l’utilizzo di repellenti a base di sostanze naturali che, in generale, sono ben tollerate anche dalle cuti più sensibili. Questi prodotti sono reperibili sia presso la grande distribuzione che in farmacia o erboristeria e solitamente sono a base di geranio, citronella, lavanda e timo e spesso si trovano anche in forma indossabile (es. braccialetti).
I repellenti chimici
Disponibili in diversi formati come spray, lozione, gel o panni imbevuti, solitamente sono preparati chimici a base di dietiltoluamide. Questa sostanza è un repellente molto efficace anche se leggermente tossico e per questo non va applicato vicino a occhi e bocca.
Candele e spirali Le candele alla citronella sono un rimedio piuttosto diffuso anche se di limitata efficacia. Bruciando, le candele rilasciano l’aroma alla citronella, molto fastidioso per le zanzare. La stessa funzione viene assolta dalle spirali, comunemente chiamate zampironi che però, rispetto alle candele, sono più efficaci. Tuttavia, non è consigliabile utilizzarle in ambienti chiusi, soprattutto in presenza di bambini. Il funzionamento dello zampirone è del tutto simile a quello delle stecche d’incenso, che durante la combustione rilasciano il fumo profumato.
I diffusori elettrici Presenti oramai in quasi tutte le case, i diffusori elettrici sono disponibili in due modelli: i fornelletti a piastrina e i diffusori a carica liquida. I primi hanno un funzionamento molto semplice: una piccola resistenza scalda la piastrina imbevuta di repellente, rilasciandolo nell’ambiente che deve essere areato prima di andare a letto. I diffusori a carica liquida si presentano come una piccola boccia piena di liquido costituito da piretroidi (sostanze non tossiche per l’uomo ma si consiglia di leggere attentamente le istruzioni) che emanano un odore molto nocivo per le zanzare. I diffusori a carica liquida hanno il vantaggio di non dover cambiare piastrina ogni sera e di rilasciare sempre lo stesso quantitativo di repellente. Inoltre sono molto diffusi i modelli dotati di temporizzatore che consentono di non doverli attivare ogni sera. Rispetto ai fornelletti a piastrina, poi, i diffusori a carica liquida risultano innanzitutto più duraturi: possono durare anche un mese, tenendoli accesi 12 ore per notte. Per quanto riguarda i fornelletti a piastrina, invece, per una maggior efficacia è necessario sostituire la piastrina più o meno ogni notte.
Entrambe le tipologie di diffusori sono piuttosto sicure: sono ben isolate e resistenti all’umidità, non sono per niente tossiche e sono molto efficienti contro le zanzare. Apparecchi a ultrasuoni (o sonici) Si tratta di apparecchi a batteria o elettrici che emettono onde sonore non udibili dall’orecchio umano, ma molto fastidiose per gli insetti. Il funzionamento di questi apparecchi si basa sulla riproduzione di frequenze d’onda simili a quelle caratteristiche del richiamo sessuale della zanzara maschio. Le zanzare femmina già fecondate, che sono sempre alla ricerca di sangue da succhiare, infastidite dall’ultrasuono, si allontanano immediatamente.
L’efficacia di questo tipo di apparecchi non è molto elevata ma sono del tutto innocui rispetto a insetticidi e repellenti chimici. Negli ultimi anni sono nate anche diverse APP scaricabili che, basandosi sul principio delle onde sonore, si propongono di repellere le zanzare con l’uso delle giuste frequenze sonore.