(Adnkronos) – A quanto apprende l’Adnkronos, Fratelli d’Italia ritirerà – dopo le proteste di Pd e M5S – l’emendamento al Decreto Anticipi che annulla l’incompatibilità per gli incarichi nelle amministrazioni locali a coloro che hanno subito una condanna anche non passata in giudicato per un reato contro la Pa. L’emendamento vedeva come primo firmatario il senatore Salvo Pogliese. “Gli emendamenti agli articoli 4-7-11-12-13-14 del Dlgse 39/13 presentati avevano l’esclusiva finalità di eliminare l’inconferibilità ai Consiglieri comunali, Assessori e Sindaci, nei due anni successivi al termine del loro mandato, di incarichi nelle società partecipate dello stesso Ente in cui erano stati eletti. Parimenti era prevista l’eliminazione dell’impossibilità per i presidenti delle società partecipate di poter essere nominati in altre società partecipate dello stesso Ente. Questi emendamenti erano, peraltro, pienamente condivisi dagli stessi rappresentanti delle amministrazioni locali“, dice Pogliese.
“Per un mero errore materiale del testo è stato previsto anche l’art. 3, e per questo motivo così come scritto il testo non era concordato con il Partito o con il gruppo e non rappresenta la linea di Fratelli d’Italia. Pertanto, ho provveduto all’immediato ritiro dell’emendamento“, annuncia l’esponente di Fratelli d’Italia. “Abbiamo beccato Fratelli d’Italia con le mani nella marmellata. Stamattina abbiamo denunciato il loro emendamento per aprire le porte dei Comuni ai condannati per corruzione e per reati contro la Pubblica amministrazione: la vergogna li ha sopraffatti e hanno dovuto annunciare il ritiro dell’emendamento“, scrive in un tweet il presidente del M5S Giuseppe Conte, che conclude: “Si giustificano parlando di un ‘errore’. La realtà è che abbiamo fermato l’ennesima norma ‘salvacorrotti’. Non consentiamo a nessuno di calpestare il valore della legalità!“. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)