Il gruppo sanguigno è una delle caratteristiche che di un individuo, viene ereditato alla nascita e deriva direttamente da entrambi i genitori.
Ne esistono 4 tipi: lo zero, A, B e AB ulteriormente suddivisi in base alla presenza di un antigene, il fattore Rh. La distribuzione di tali gruppi varia a seconda delle diverse zone del mondo. Nei nativi sudamericani si riscontra il 100% di sangue con il gruppo 0. Per quanto riguarda l’Europa e l’America del Nord dominano rispettivamente i gruppi A e 0, mentre nell’Asia centrale è molto abbondante il gruppo B. In Europa è facile trovare individui con Rh positivo, tale tendenza si è poi nel corso dei secoli diffusa in altri continenti come America e Africa.
Distribuzione dei gruppi sanguigni in Italia
In Italia, mediamente, si trova il 40% di persone con il gruppo 0, il 36% con il gruppo A, il 17% con il gruppo B e il 7% con il gruppo AB. L’85% della popolazione italiana è Rh+.
Nello specifico:
- Italia Settentrionale: prevalenza tipo A (44%) seguito da 0 (40%), B (11%) e AB (5%)
- Italia Centrale: prevalenza tipo A (45%) seguito da 0 (39%), B (12%) e AB (4%)
- Italia Meridionale: prevalenza tipo 0 (40%) seguito da A (36%), B (17%) e AB (7%)
Alcuni studi correlano gruppo sanguigno e salute
Secondo alcune ricerche, molte delle quali hanno generato delle controversie all’interno della comunità scientifica), il gruppo sanguigno influenzerebbe alcuni aspetti quali l’assimilazione dei nutrienti, la capacità di gestire lo stress ed eventi problematici in quanto gli antigeni presenti nel sangue sono stati individuati anche all’interno dei tessuti che interagiscono direttamente con l’esterno.
Il Dottor Peter D’Adamo, ideatore della Dieta dei Gruppi Sanguigni, è uno degli studiosi più impegnati in questa ricerca in base alla quale esistono specifici nutrienti ed esercizi fisici per ogni tipologia di gruppo sanguigno. In Italia queste ricerche e questa filosofia alimentare sono diventate particolarmente note grazie al Dottor Mozzi.
In ogni caso, prima di attuare qualsiasi modifica sulla vostra alimentazione, consultate sempre nutrizionista qualificato vicino a voi tra i 3.000 iscritti a StarOfService: è il modo migliore per iniziare un cambiamento in tutta serenità e sicurezza.
Tipo 0
Considerato come il gruppo sanguigno originario, discende direttamente dagli antenati del genere umano. Prevalentemente cacciatori, la loro dieta si basava quasi esclusivamente su proteine animali, frutta e bacche.
Secondo il dottor D’Adamo chi appartiene al tipo 0 dovrebbe nutrirsi di carne magra di tutti i tipi: manzo, agnello, pollo, tacchino e pesce (soprattutto il pesce più grasso come merluzzo e trota). Limitare il consumo di uova e glutine, evitando del tutto i derivati del grano. Relativamente ai vegetali, si consiglia di ridurre l’utilizzo di legumi e crucifere.
Chi ha questo gruppo sanguigno esprime il suo massimo con esercizi regolari di media/alta intensità come la corsa, il nuoto, il ciclismo e il sollevamento pesi.
Tipo A
Quando i nostri antenati iniziarono a stabilirsi in villaggi, la loro alimentazione cambiò: iniziarono ad introdurre più vegetali e frutta, sviluppando enzimi batteri digestivi in grado di digerire grano e verdure a foglia. Il gruppo sanguigno A arriva direttamente da questo momento storico: si può quindi ipotizzare che il cambio di alimentazione sia direttamente correlato con la nascita del gruppo sanguigno.
La dieta ideale in questo caso, si compone di: frutti succosi come pesca, mela, pera e avocado; crucifere e verdure a foglia. Le proteine devono essere principalmente di origine vegetale piuttosto che animale quindi via libera alla frutta secca, semi, legumi e soia. La digestione dei carboidrati e dei derivati del grano è particolarmente efficace per chi ha questo gruppo sanguigno, quindi questi alimenti non devono mancare. Zuccheri, caffeina e alcol dovrebbero essere evitati, la carne rossa limitata.
Yoga e tai chi sono le tipologie di allenamento più consone a questa tipologia di individui.
Tipo B
Il tipo B nacque quando i nostri antenati iniziarono ad inserire nella loro dieta i latticini, diretta conseguenza dell’addomesticamento degli animali.
Ecco perché latte, yogurt e formaggi sono particolarmente importanti per chi possiede questo gruppo sanguigno, così come le carni magre di agnello, cervo e vitello. La carne bianca dovrebbe essere mangiata con moderazione. Relativamente alla verdura: via libera a verdure a foglia e frutta (soprattutto banane, uva, ananas e prugne).
Grano, noci e semi dovrebbero, invece, essere evitati il più possibile poiché particolarmente difficili da digerire.
L’esercizio perfetto è una combinazione di allenamento fisico e mentale quindi tennis, arti marziali o golf.
Tipo AB
Questo gruppo sanguigno è il più recente e il più raro: è presente infatti sono nel 5% della popolazione.
Essendo una combinazione del tipo A e del tipo B, la gamma delle opzioni alimentari è decisamente vasta e comprende le caratteristiche di entrambi i gruppi anche se l’adattamento al consumo di carne del tipo B e la bassa acidità dello stomaco del tipo A prevale. La dieta ideale, quindi, è costituita da ortaggi, frutti di mare, pesce e carne di tacchino.I carboidrati devono essere consumati con moderazione e la carne rossa e di pollo molto raramente. Allo stesso tempo il consumo di uova e prodotti latto-caseari è fondamentale. Relativamente alla frutta, limitare solo quella particolarmente acida come gli agrumi.
L’esercizio più adatto a chi possiede questo gruppo sanguigno combina un po’ ogni estremità dello spettro, alternando sessioni di esercizio cardiovascolare con altre componenti più rilassanti come Yoga, pilates e tai-chi.