Il 25 novembre 2020, la morte di Diego Armando Maradona lascia un vuoto incolmabile nel mondo dello sport e non solo. Diego Armando Maradona è stato il più grande calciatore di tutti i tempi. La sua carriera è stata costellata di gol spettacolari, che hanno fatto innamorare i tifosi di tutto il mondo. Tra questi, ci sono cinque gol che sono considerati veri e propri capolavori? Proviamo a fare una lista (parziale) di alcuni di questi che hanno contribuito a rendere Maradona una leggenda del calcio.
Diego Armando Maradona vs Hugo Gatti: “Gliene faccio 4, ricordatelo”
“Maradona? Gran talento mi preoccupa però la sua tendenza a ingrassare. Tra qualche anno ci ritroveremo a parlare di un giocatore piccolo e grassottello”. A pronunciare questa frase fu Hugo Gatti, portiere argentino che nella sua carriera vanta oltre 700 presenze nel massimo campionato nazionale albiceleste. Un ventenne Maradona, quindi, ancora sottovalutato (o per meglio dire temuto) in patria si appresta ad affrontare il Boca Juniors nella giornata del 9 novembre 1980. Questo episodio, tra i primi della sua leggendaria carriera, fece capire fin da subito che non era il caso di provocare l’orgoglio e sminuire la classe di Maradona.
Lo storico agente Jorge Cyterszpiler confidò che, una volta apprese le parole di Gatti, Maradona gli disse: “Avevo pensato di segnargli due gol. Dopo ciò che ha detto, gliene farò almeno quattro”. Promessa mantenuta. Prima un calcio di rigore, poi un fantascientifico gol su punizione defilata (sfruttando un pessimo posizionamento di Gatti), un pallonetto ed infine un gol all’incrocio su punizione diretta. La partita finì 5 a 3 per l’Argentinos Juniors e Gatti torno a casa con tutt’altro morale. La leggenda di Maradona inizia a farsi strada.
La tripletta contro la Lazio
24 febbraio 1985, prima stagione di Maradona con la maglia del Napoli. Gli azzurri ospitano la Lazio in quel dello Stadio San Paolo. L’arrivo del Pibe de Oro all’ombra del Vesuvio fa ancora scalpore ma la squadra alla fine della stagione 1984/1985 non andrà oltre l’ottavo posto finale. Quel pomeriggio, però, passerà alla storia. Le reti avverranno tutte nel secondo tempo e sono un crescendo di spettacolo e bellezza.
Si parte con un colpo di testa nel quale Maradona approfitta del maldestro retropassaggio della difesa laziale verso il suo portiere. Il secondo è cineteca e storia: controllo sbagliato della difesa laziale, Orsi (portiere della Lazio) è fuori dai pali e Maradona decide di alzare il pallone verso la rete da distanza siderale e ci riesce perché la palla si insacca poco sotto l’incrocio dei pali. Il terzo gol è un altro capolavoro e lo realizza direttamente da calcio d’angolo. Apoteosi al Maradona e preludio di annate indimenticabili.
“Tanto faccio gol comunque”…
Calcio di punizione a due in area. Per i più giovani questo termine sembra essere uscito da qualche libro fantasy ma in realtà è una punizione prevista dal regolamento calcistico all’art. 12 ma al giorno d’oggi poco usata. Negli anni ’80 però era diverso, altro calcio e altre circostanze. Perché abbiamo fatto questa premessa? Semplice, per parlare del gol su calcio di punizione a due in area più belle mai realizzato. 3 Novembre 1985, siamo nella stagione 1985/1986 ed allo Stadio San Paolo arriva la Juventus di Michel Platini forte di 8 vittorie nelle prime 8 giornate.
Non è un caso se questa è da sempre la partita più sentita per Napoli ed i napoletani ma quella del novembre 1985 è a dir poco ostica. Siamo al minuto 28 del secondo tempo quando l’arbitro fischia un calcio di punizione a due in area. Cala il silenzio, alla battuta si presentano Eraldo Pecci e Maradona. Sarà l’ex Torino e Fiorentina a toccare il pallone per Diego che decide di calciare in porta nonostante una barriera furbamente troppo avanti. Poco importa visto che “Tanto faccio gol comunque” (questa la frase che Maradona disse al difensore napoletano Bruscolotti) e così fu. La palla si alza ed in maniera incredibile si abbassa entrando in porta con il portiere bianconero Tacconi che batté la faccia sul palo. Un altro capolavoro è servito.
Un pallonetto da centrocampo
20 Ottobre 1985 ed allo Stadio San Paolo arriva il Verona. I gialloblu hanno lo scudetto cucito sul petto dopo l’annata 1984-1985 conclusasi con l’unico scudetto vinto dal Verona. In quella partita, però, non ci sono campioni d’Italia che tengano perché il popolo azzurro ammira un’altra grande prodezza. Chi mai penserebbe di fare un pallonetto sulla fascia a distanza siderale dalla porta avversaria? Semplice, Diego Armando Maradona che al minuto 58 decide di fare prima due palleggi, alzarsi il pallone e creare un arcobaleno di rara bellezza che finisce in porta. Due palleggi, questo il tempo che a Maradona è servito per guadare il posizionamento degli avversari e infilarli con questo leggendario pallonetto.
La Mano de Dios ed il gol del secolo
Saremo poco fantasiosi ma non c’è nulla da fare: la Mano de Dios e il gol del secolo sono così leggendari che è impossibile non parlarne. Il 22 giugno 1986 è una data che ogni vero appassionato di calcio deve ricordare (più o meno come la data della caduta dell’Impero Romano quando andavamo a scuola) perché è il giorno del quarto di finale del mondiale di Messico 1986 tra Argentina e Inghilterra. Parlare dell’importanza socio-culturale di questa partita ci porterebbe via tanto tempo e andiamo (quindi) subito al sodo parlando dei due gol.
Come può un gol essere ricordato per anni? Chiedetelo a Shilton, il portiere inglese di quel mondiale, che a distanza di anni ancora non si dà pace per quella Mano de Dios che al minuto 51 di gioco lo “trafisse”. Un gol che ha tante interpretazioni che vanno bel oltre accuse o malelingue. È al minuto 55, però, che le proteste lasciarono spazio al calcio ed a un gol che sarebbe offensivo chiamarlo solo “leggendario”.
Dodici tocchi di sinistro partendo dal centrocampo fino alla porta inglese, 52 metri percorsi con 44 passi in 10 secondi e cinque difensori inglesi e il portiere Shilton saltati. Raccontarlo a parole non dà giustizia alla magnificenza di questo gol e proprio per questo motivo vi lasciamo al video con l’aggiunta del memorabile “relato” di Victor Hugo Morales:
D10S è immortale
Raccontare tutti i gol più belli fatti da Maradona sarebbe compito impossibile da fare ma a 3 anni dalle sua morte abbiamo voluto ricordare il più grande calciatore di tutti i tempi grazie ai suoi gol. Le sue reti sono testimonianza indelebile di un calciatore e di un uomo che nella mente di tutti non morirà mai.
Hasta Siempre, Diego.
Foto di copetina: DepositPhotos