Si parla spesso di quanto può essere faticoso il mestiere di mamma, ma altrettanto spesso si dimentica quanto dietro quel mestiere si nasconda il più delle volte soprattutto una moglie.
Le cui avventure diventano ancora più rocambolesche se le ore di sonno iniziano a ridursi drasticamente e la scrittura diventa l’unica forma di sopravvivenza, nel mezzo del menage familiare, insieme naturalmente a un fidato asse da stiro. Proprio com’è raccontato notte dopo notte, camomilla dopo camomilla, colletto dopo colletto, in questo divertente diario, scritto realmente durante quella parte della giornata in cui la gran parte del mondo è a letto. Infatti, come spesso capita a una grossa fetta della popolazione mondiale femminile, la protagonista del libro è una giovane donna che di notte, al posto di dormire, scrive.
E racconta schegge della propria esistenza, presente e passata, con disarmante e divertente onestà. Una donna capace di rendere piacevoli persino le assurde paranoie che caratterizzano il suo vivere e quello dei personaggi che, insieme a lei, animano tutti i ventitre capitoli. E tra i personaggi c’è anche la notte: palcoscenico sopra il quale tutto si genera e prende anima.
L’autrice
È un piccolo grande esordio narrativo quello di Paola Privitera che, attraverso uno stile tanto ironico quanto disincantato, porta con leggerezza il lettore dentro la galleria ovattata di paranoie, manie e insicurezze della protagonista, giocando tra l’aspetto autobiografico e un mondo totalmente romanzato.
Nata a Genova, Paola Privitera vive a Torino dal 2008, insieme al marito e ai suoi due figli. Pubblica il suo primo romanzo con Edizioni Duemilaundici.