Presentiamo alcune statistiche per capire quanto l’emergenza rifiuti stia gravando sulla salute dei cittadini campani.
Nel marasma delle informazioni offerte dai media, un aspetto molto delicato e dalla non semplice chiarificazione è legato all’incidenza che i rifiuti hanno sulla salute dei cittadini. Valutazioni e considerazioni contrastanti si sono accavallate, nelle ultime settimane, tra chi sostiene un evidente aumento delle malattie, prevalentemente di ordine tumorale, e chi ritiene non vi sia alcun tipo di connessione tra tale aumento e la presenza di rifiuti. Il punto di partenza per un approfondimento della questione può essere individuato nelle tabelle offerte dagli studi dell’Oms, l’Organizzazione mondiale per la sanità , che ha portato avanti interessanti rilievi sulle condizioni di salute di una porzione della cittadinanza nella regione campana, poi pubblicati in uno studio intitolato “Trattamento dei rifiuti in Campania: impatto sulla salute umanaâ€. I dati offerti dall’organizzazione dell’Onu sono, quantomeno, sconcertanti e sconfortanti: nell’area compresa tra Villa Literno, Marcianise e Acerra, l’incremento di malattie oncologiche, nell’ultimo decennio, è tanto evidente quanto preoccupante. Tale area, che comprende una consistente parte della provincia napoletana e casertana, è la stessa in cui germogliano discariche più o meno autorizzate e impianti di lavorazione e trasformazione della spazzatura. Si pensi, ad esempio, alla situazione in cui versa la zona compresa tra i comuni di Giugliano, Qualiano e Villaricca, con tre discariche di rifiuti urbani abusive, altrettante, ancora non autorizzate, di rifiuti speciali ed un impianto di CDR. L’incidenza tumorale dell’area analizzata è molto elevata, come sostenuto sul sito della sezione europea della stessa associazione internazionale: the results show that in some municipalities there are consistent and significant excesses for some of the outcomes considered, including cancer of the stomach, kidney, liver and lung and for urogenital and cardiovascular congenital malformations. The majority of the excesses was observed in an area between the two provinces, where most of the illegal waste treatment activities are known to take place (I risultati mostrano che in alcuni comuni vi è un’incidenza consistentemente e significativamente maggiore per alcune delle malattie prese in considerazione, incluso il cancro dello stomaco, dei reni, del fegato e del polmone e per malformazioni congenite uro-genitali e cardiovascolari. Il maggior numero di casi è stato rilevato in un’area compresa tra le due province, dove si è a conoscenza di molte attività di trattamento illegale di rifiuti). Le due province sono, ovviamente, quella napoletana e quella casertana. Se non bastasse, i numeri parlano ancora più chiaro: la mortalità nei comuni più esposti è del 9% in più rispetto alla media per gli uomini e del 12% per le donne. Alla luce della suddivisione in cinque fasce del territorio analizzato, per un totale di 196 comuni, si è verificato un costante trend positivo, nel passaggio da una fascia ad impatto ambientale minore a quella superiore, nella manifestazione dei carcinomi: per il tumore del polmone (2% uomini), del fegato (4% uomini, 7% donne), dello stomaco (5% uomini). All’aumento della mortalità , inoltre, va aggiunto anche l’incremento delle malformazioni congenite, come si legge sul sito dell’Oms: nelle zone più esposte, dell’83%, per quanto riguarda il Sistema Nervoso Centrale e l’apparato urogenitale, e il 98% per quanto concerne il Palato-Labbra. La situazione, insomma, non sembra per nulla tranquillizzante e, d’altra parte, Roberto Bertollini, consigliere del direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ha sostenuto che “sono molto più pericolosi per la salute i rifiuti abbandonati in strada, spesso bruciati senza controllo o in discariche improvvisate, che non gli impianti di smaltimento a regola d’arteâ€. Una voce contraria arriva, però, dall’ISSN, secondo il quale la presenza di discariche non avrebbe influito negativamente sulla salute dei cittadini. Dunque, la realizzazione di discariche autorizzate e gestite in maniera legale non dovrebbe rappresentare un pericolo per gli abitanti dei comuni destinati ad ospitare tali strutture.
Spetta, naturalmente, alle autorità scientifiche stabilire quale sia la verità . Certamente, non potranno essere ammessi margini di errore in una situazione così delicata, quale quella che sta vivendo la regione Campania, e per un discorso così serio, come quello della vita umana.