Zombieland. La scritta è dipinta sulla fronte di uno dei palazzi sventrati e senz’anima di Detroit. Dentro, insieme al buio, praticamente niente. Senza soldi, senza pace, senza acqua. Motor City è povera e assetata: da giorni 150mila cittadini non hanno più accesso all’acqua. Le persone prive di forniture idriche sono quasi la metà del totale, 323.900. Il motivo è un ritardo dei pagamenti da parte di numerose famiglie che, secondo il Detroit Free Press, durerebbe da marzo. Per il Detroit Water and Sewerage Department il mucchio delle bollette non pagate sarebbe bello alto: una pila di scartoffie dal valore di 118 milioni di dollari. Fine della storia? Magari. Perché i 150mila residenti senz’acqua potrebbero aumentare nel giro di poco tempo.
Secondo John Conyers, Rappresentante del distretto n. 13 del Michigan, questa insolvenza non salta fuori dal nulla. Nell’ultimo decennio i cittadini di Detroit avrebbero visto crescere i costi delle forniture idriche del 119%. Chi abita a Detroit paga mediamente, ogni mese, circa 75 dollari per questo servizio. Un servizio che, a detta di molti, sarebbe stato sospeso senza alcuna forma di preavviso. Secondo il Detroit Water and Sewerage Department, al contrario, nel solo mese di maggio sarebbero state inviate 46mila notifiche, concedendo tempi ragionevoli per adempiere ai pagamenti. Di più: il 60% di chi ha ricevuto l’avvertimento avrebbe saldato il conto nelle successive 24 ore, ottenendo il ripristino immediato della fornitura idrica.
La Blue Planet Project, un’iniziativa globale che si batte per promuovere l’acqua come diritto umano, ha ricostruito la vicenda in un rapporto di 8 pagine. Ieri il New York Times ha riportato le storie di alcuni cittadini. Storie di chi non può cucinare, lavarsi, medicarsi. Storie di famiglie per le quali l’imbarazzo di chiedere agli amici di utilizzare il bagno è troppo grande, e allora niente, si sta così praticamente da due settimane.
Intanto il caso ha assunto una rilevanza mondiale. Alcuni attivisti hanno indirizzato una lettera all’ufficio diritti umani delle Nazioni Unite. Secondo quest’ultimo “I tagli delle forniture d’acqua dovuti all’insolvenza dei pagamenti sono permessi solo se può essere dimostrato che il residente, pur essendo in grado di pagare, non paghi”. Già, vero. Ma intanto Detroit vive ancora un altro incubo, l’ennesimo. Dicono che senz’acqua si sopravviva solo pochi giorni. Fai presto, Motor City.