La tematica delle guerre è sempre più all’ordine del giorno, in tutto il mondo. Non dovrebbe apparire strano che anche un sindaco senta l’obbligo di fare delle dichiarazioni ma, invece, suona del tutto nuovo sentire le affermazioni che Luigi De Magistris, sindaco di Napoli fa sul Porto di Napoli e su attività svolte in quei luoghi che i cittadini non conoscono affatto. Noi riportiamo la dichiarazione nella sua interezza, a voi lettori il compito di farvi un’idea precisa.
“La Giunta di Napoli, su mia proposta, ha approvato una delibera con cui si stabilisce che il porto di Napoli è area denuclearizzata. Con questa delibera ci attiveremo presso ogni istituzione – in primis autorità portuale e prefettura – perché non si diano le autorizzazioni necessarie alle navi a propulsione nucleare o con armi atomiche per attraversare il golfo di Napoli. Ci attiveremo come autorità di protezione civile cittadina perché ci siano fornite tutte le informazioni sui rischi per la popolazione. In maniera tale da poter emettere eventuali provvedimenti. E’ una delibera dal fortissimo valore simbolico e politico ma che dispiega anche effetti giuridici ed amministrativi. Non vogliamo il nucleare nel nostro porto. Abbiamo accolto le proposte di tante associazioni e comitati ambientalisti, per la pace e per il disarmo. Non bastano più solo appelli e mobilitazioni per la pace. Si devono adottare atti consequenziali. La Città di Napoli promuove la pace, la solidarietà e la fratellanza tra i popoli. Abbattiamo mura per costruire ponti di pace. Non vogliamo esercitazioni NATO nel nostro golfo. Tra pochi giorni si svolgerà la più imponente esercitazione di guerra nel golfo degli ultimi decenni. Consideriamo crimini di guerra i bombardamenti contro medici senza frontiere e non effetti collaterali di bombardamenti legittimi. Consideriamo crimine di guerra avere usato l’uranio impoverito nei Balcani e provocato la morte di tanti civili e soldati. Pochi giorni fa abbiamo ricordato il grande archeologo e soldato napoletano Fabio Maniscalco morto per tumore da uranio impoverito per la sua passione per i beni culturali in Albania e nei Balcani. Siamo tra i primi firmatari della proposta di legge per l’istituzione dei corpi civili di pace. Siamo solidali con donne e uomini soldato che non sono responsabili di scelte prese da governanti senza scrupoli in violazione di leggi. Il Governo Italiano è tra i primi fornitori di armi nel mondo. Un delitto morale. Nel mondo si sta combattendo la terza guerra mondiale, dopo che per anni ci hanno fatto digerire e subire guerre illegali propagandate per guerre giuste. Gli effetti: destabilizzazioni in tutto il medio-oriente e nel nord Africa. Nascita dell’ISIS che semina morte e distrugge il patrimonio storico dell’umanità. Nuova guerra fredda tra RUSSIA e USA/NATO. Guerra in Crimea ed Ucraina. Riarmo nucleare. La tragedia umanitaria di milioni di profughi e rifugiati. Mura e fili spinati in Europa. Tutto questo per consolidare politiche imperialiste di neo-colonizzazioni e politiche liberiste fondate su vendita di armi e accaparramento del petrolio. Queste politiche condurranno alla distruzione della natura e dell’uomo. Noi, nel nostro piccolo, vogliamo un’altra Europa, un altro Mediterraneo. Accoglienza, solidarietà, contaminazione, pace. Valorizzazione delle differenze. La nostra cultura ci fa stare con gli europei e con gli africani, con i latino-americani e con gli orientali. Napoli è con la Russia e con gli Usa. Nel nostro mare vogliamo pescatori, mercantili, navi di turisti, traghetti, aliscafi. Non vogliamo esercitazioni di guerra. Fatele da un’altra parte se proprio non volete rinunciare. Con i soldi che spendete costruite case per i senza tetto. Con i soldi che spendete costruite depuratori per tuffarci nei nostri mari. Con i soldi che spendete per giocare alla guerra date da mangiare agli affamati e date da bere agli assetati. Solo con la cultura dell’amore ci sarà un futuro per l’umanità. Chi semina odio e non tende la mano contribuisce al baratro. Napoli è la città dell’acqua bene comune, della liberazione dei luoghi abbandonati, dell’alternativa al sistema politico/mafioso, della lotta al nucleare. Proviamo a restituire il mare ai pesci, ai delfini e ai suoi naviganti. Nel nostro mare si incontrano storicamente popoli, non si devono scontrare Stati. Non vogliamo che il nostro mare venga utilizzato per politiche di guerra. Usate queste navi per soccorrere le persone in fuga dalle guerre alle quali si è contribuito. Vogliamo soldati per la pace, per la difesa, per la Costituzione, per la protezione del nostro bene comune. Ribelliamoci tutti. Non vogliamo esercitazioni per guerre illegali. Vogliamo un golfo liberato dal nucleare!“