A Genova si presenta un nuovo partito politico per le Amministrative 2012: Democrazia Atea che, a differenza di quanto possa sembrare, non è il partito degli atei ma il partito le cui fondamenta sono esclusivamente nei diritti e doveri sanciti dalla Costituzione
Fra i primi tesserati, l’astrofisica Margherita Hack, notoriamente attenta ad ogni forma di rispetto assoluto per tutto ciò che ci circonda. Il Partito “del buon senso”, così come è stato definito dai cittadini, propone la candidatura a Sindaco di Francesco Zanardi, attivista contro la pedofilia, alla ribalta delle cronache per le sue battaglie per i diritti, di recente apparso su Rai Tre Liguria per la manifestazione “silenziosa” (a cui erano presenti anche Le Iene) contro il vescovo nominato cardinale nonostante la copertura della freschissima condanna per pedofilia di un sottoposto alla sua diocesi. Francesco Zanardi, omonimo di colui che vienericordato come “il sindaco del pane” di Bologna (perché promotore dell’Ente comunale che contribuì ad aiutare la popolazione durante il conflitto mondiale allora in corso, e designato senatore a vita nel 1948), si batte per i diritti della persona in senso globale ed ha una visione chiara, seppur trasversale, della figura chiamata a governare una città complessa come Genova, così ricca di opportunità , di contraddizioni e di elementi da valorizzare. Non è né di destra, né di sinistra, perché il buon senso ed il rispetto stanno al di sopra di tutto e di qualsiasi ideologia politica. I punti sui quali fonda il suo programma sono 30 e sono suddivisi innanzitutto per logica e buon senso: aumentare gli introiti nelle casse del comune attraverso una giustificata e doverosa richiesta di contributi a tutte quelle istituzioni religiose che fino ad oggi hanno chiesto senza mai dare. Il programma tiene molto in considerazione i diritti doganali che possono far introitare circa un miliardo di euro l’anno. In questa ottica si può proseguire con la creazione ed il rafforzamento di servizi al cittadino, in particolar modo affrontare il problema degli asili nido comunali che vengono chiusi per potenziare i privati, con i relativi oneri per le famiglie in termini di costi e di orari. Il senso del dovere e della giustizia ne sarà l’immediata conseguenza, perché un cittadino soddisfatto, informato e ben considerato diventerà un cittadino consapevole e determinante per la società in cui vive. Oggi si assiste ad un degrado sistematico di ogni valore, al punto che il cittadino è sfiduciato nelle istituzioni che non sono più in grado di garantirgli la possibilità di una vita dignitosa. Occorre ritrovare il buon senso di ogni cosa, dai valori umani a quelli morali e ricordiamoci che la norma giuridica, prima di essere tale, è una regola di buon senso. Questa è la politica di Francesco Zanardi