La nuova puntata di Sommessamente, il podcast di Cinque Colonne Magazine vede come protagonista il cantante Tenedle. Con lui parleremo della sua musica e del suo ultimo album dal titolo “Demetra“.
Demetra, ottavo album in studio che racchiude e rilancia una consapevolezza umana e artistica capace di creare 13 brani intensi, canzoni sospese nel tempo e legate da fuoco elettrico vivo e visionario. Anticipato dal singolo The Gift uscito in coda al vecchio anno, Demetra è un album più meditativo rispetto a Traumsender.
Il brano
l concept ha un fortissimo impatto visivo, strumento imprescindibile di espressione di Tenedle: “avevo bisogno di luoghi meno “terrestri” per legare il titolo anche ad un messaggio visivo di pericolo, in relazione con il nostro comportamento verso il pianeta, la nostra stessa sopravvivenza, la follia autodistruttiva delle guerre e della corsa irrefrenabile all’iper produzione. Alla fine ho trovato gli elementi, i colori e le forme giuste, si avvicinavano alle visione, e come sempre mi hanno “sorpreso”.
Spiega l’artista a proposito del brano
Demetra è innanzitutto la versione femminile del mio nome – Dimitri – perfetta per costruire un tetto sotto il quale riappropriarmi della mia parte femminile, stavolta per scrivere cose mie, senza l’aiuto della Dickinson, per esempio. La ricerca e gli studi sulle antiche culture matriarcali mi hanno ricondotto al mito di Demetra Dea e tutte le possibilità che ancora offriva per scrivere “di oggi”. Tutto ha cominciato ad avere senso. Con una parola che riconduceva anche alla mia idea sonora iniziale, la ciclicità, elemento femminile per antonomasia. Che nessuno si aspetti un disco che celebra un mito greco ma la mitologia è assolutamente ancora capace di ispirare, anche ai tempi del metaverso.
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L’ospite di oggi
Tenedle
Dopo il sorprendente successo di Traumsender, Tenedle ha seguito un corso di studi in ambito post-produzione audio per il cinema e i media in genere, e si è diplomato come Sound Designer e Media-Composer. “Ho preso coscienza e assimilato un nuovo modo di lavorare, appreso e messo in pratica varie discipline del mondo del cinema… è stato importante rinfrescare anche tutte le nozioni sulla sintesi elettronica anche se è per me una pratica quasi quotidiana. Infine ma non per ultimo, l’Orchestrazione e arrangiamento per strumenti classici. Oggi lavoro in modo molto più consapevole, ed anche la mia creatività ne ha tratto vantaggio”.