La stagione calcistica 2022/2023 passerà alla storia per tanti motivi. Uno di questi sarà sicuramenti tutto quello che riguarda gli avvenimenti extra campo inerenti i bianconeri. Gli ultimi sette giorni hanno visto protagonista la Juventus tra la sentenza sportiva per il caso plusvalenze e i deferimenti per il caso stipendi e non solo.
Deferimenti Juventus, il caso stipendi
Il prossimo 15 Giugno, la Juventus sarà nuovamente protagonista come imputata in un processo sportivo. Il caso plusvalenze è stato solo l’inizio per i bianconeri che nel corso della scorsa settimana hanno ricevuto i deferimenti per quanto riguarda il caso stipendi (e non solo). Di cosa si tratta, nello specifico? I deferimenti della Procura Federale della FIGC si concentrano due distinte manovre stipendi comprese nel biennio 2019/21:
- una prima manovra nel 2019/2020 riguardante accordi economici raggiunti con 21 giocatori e con l’allenatore Sarri per la rinuncia a 4 mensilità, omettendo però di comunicare che tale accordo, raggiunto prima della chiusura del bilancio, prevedeva già il recupero di 3 di queste mensilità
- una seconda manovra stipendi effettuata l’anno successivo riguardante accordo con 17 giocatori che concordarono infatti il riconoscimento delle mensilità attraverso scritture private.
Verso chi sono riferiti i deferimenti?
La Juventus ha ricevuto i deferimenti per responsabilità diretta e oggettiva, mentre ad Andrea Agnelli (all’epoca dei fatti presidente del consiglio di amministrazione), Pavel Nevded (allora vicepresidente), Fabio Paratici, Federico Cherubini, Giovanni Manna (allora direttore sportiva della Juventus Next Gen), Paolo Morganti (a capo della Football Operations) e a Stefano Braghin (ds del settore giovanile all’epoca). Viene contestata la violazione dell’art 4, ossia quello della “lealtà sportiva”.
Rapporti con gli agenti
I deferimenti della Procura Federale della FIGC, però, non riguardano solo le due manovre stipendi ma anche i casi “agenti” e “squadre partner”. Nello specifico, la Procura della FIGC accusa la Juventus tra il 2015 e il 2022 di aver pagato agenti sportivi (anch’essi indagati) per operazioni in realtà non svolte o per essersi avvalsa dell’operato di agenti senza mandato.
La nuova sentenza per il caso plusvalenze
Aspettando il nuovo processo, la Juventus ha ricevuto la nuova sentenza sportiva per quanto riguarda il caos plusvalenze. Dopo il rimando alla Procura Federale da parte del Collegio di Garanzia del CONI che aveva annullato la prima penalizzazione di 15 punti ecco che arriva la nuova stangata ma stavolta i punti tolti sono stati 10.
La sentenza potrebbe essere nuovamente impugnata dalla Juventus e riportata al Collegio di Garanzia del CONI ma questa potrebbe essere una mossa “inutile” per i bianconeri visto che nelle motivazioni della sentenza del CONI, l’impianto accusatorio della Procura Federale fu confermato ma soprattutto ritenuto valido e solido se non per i 15 punti di penalizzazione definiti troppo