Bar, ristoranti, pasticcerie. Sono queste le categorie più colpite dalle ultime restrizioni che il Governo ha approvato per far fronte alla nuova ondata di contagi. Per gli esercenti che si sono visti ridurre gli orari di esercizio o, in alcuni casi, hanno dovuto abbassare le serrande, sono stati previsti una serie di aiuti a fondo perduto. Vediamo, dunque, come sta procedendo l’erogazione dei fondi previsti dal Decreto ristori.
Cosa prevedono i Decreti
Per ottenere i contributi a fondo perduto, le procedure sono molto simili a quelle seguite dal Decreto rilancio e dovranno seguirle solo coloro che in quella occasione non hanno presentato alcuna domanda. Chi, invece, ha già fatto richiesta, dovrà solo aspettare l’accredito sul proprio conto corrente. Rispetto a maggio, l’entità del contributo è stata per certi settori è stata aumentata. I bar, gelaterie e pasticcerie, che rientrano nei requisiti, avranno un contributo pari al 150% del precedente; ristoranti, palestre, cinema si vedranno raddoppiare il contributo; il ristoro per le discoteche ammonterà al 400% rispetto al precedente mentre resterà invariato quello spettante a Taxi e NCC. Con il Decreto ristori bis sono entrati in vigore altri criteri in virtù della divisione del Paese in zone. Si è previsto, infatti, un ulteriore aumento dei ristori per le regioni che entrano nelle fasce arancione e rossa (che cioè subiscono ulteriori restrizioni) una serie di esoneri dal punto di vista contributivo e di tassazione.
Come sta andando l’erogazione dei fondi per il Decreto ristori
In una nota l’Agenzia delle Entrate, ha fatto sapere che, a soli nove giorni dall’approvazione del decreto, è stato possibile iniziare a procedere con l’accredito dei contributi. Un miliardo di euro è già stato accreditato 211.488 imprese. Di questi 726 milioni sono andati a 154mila bar, gelaterie e ristoranti; 106 milioni a 25000 gestori di strutture ricettive. Hanno beneficiato del contributo anche 9000 gestori di attività sportive, di intrattenimento e trasporto. 2935 sono le attività artistiche beneficiate. Sempre secondo i dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate, le Regioni che hanno ricevuto più ristori sono Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia Romagna e Campania. Seguono Toscana, Piemonte, Puglia e Sicilia.
La tragedia nella tragedia
Scenario ben diverso, dunque, da quello che si è venuto a creare durante il lockdown quando l’erogazione dei sussidi previsti dal Decreto rilancio alle aziende ha subito forti ritardi. Particolare che aveva creato grossi problemi a quanti all’epoca aspettavano per esempio la CIG, e che in questa seconda ondata stava alimentando un certo malcontento. Le proteste delle scorse settimane ne sono una testimonianza. La nuova curva dei contagi, tra l’altro prevista, ha costretto nuovamente a misure forti, che hanno l’ingrato compito di assicurare un delicato equilibrio tra salute ed economia.
In copertina foto di Free-Photos da Pixabay