(Adnkronos) – Si potrebbe andare verso un invito al ritiro, da parte del governo, dell’emendamento della Lega al decreto Elezioni sul ballottaggio per l’elezione dei sindaci. E’ quanto si apprende da fonti parlamentari. Nell’emendamento del Carroccio presentato nell’aula del Senato viene chiesto per l’elezione dei sindaci dei grandi comuni -ovvero sopra i 15mila abitanti- di prevedere il ballottaggio solo se una coalizione non raggiunge al primo turno almeno il 40%.
“Sul tema del ballottaggio nel merito sono d’accordo, non credo sia un attentato alla Costituzione, e spiace che alcuni colleghi abbiano definito vergognoso l’esercizio di legittima facoltà da parte di un gruppo. Discorso diverso è quello sull’opportunità di inserirlo in questa sede perché un intervento così rilevante avrebbe avuto bisogno di maggior approfondimento e confronto. Per cui anticipo che la mia richiesta sarà di un ritiro e di, eventualmente, trasformarlo in ordine del giorno”.
Così il relatore del testo Alberto Balboni (Fratelli d’Italia), presidente della Commissione Affari costituzionali, intervenendo in Aula al Senato. La Lega ha inoltre depositato l’emendamento al Dl Elezioni – a firma Tosato, Bizzotto Stefani, Pirovano, Spelgatti – sul terzo mandato per i presidenti di Regione.
“La Lega si fermi, il blitz sulla cancellazione dei ballottaggi a tre mesi dal voto è uno sfregio alle più basilari regole democratiche”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein. “Nella maggioranza sono agli stracci. I protagonisti sono sempre gli esponenti della Lega che dopo aver presentato l’emendamento salva Zaia che cancella il limite dei mandati per i presidenti di regione ora propone, con l’emendamento 4.105, l’abolizione di fatto del ballottaggio nei comuni”, ha detto il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.
“Ovviamente per noi è questo emendamento è una aberrazione, una provocazione, un colpo di mano inaccettabile contro leggi che hanno dimostrato di funzionare bene. E’ intollerabile che la Lega, per regolare conti interni alla maggioranza, giochi sulle regole della nostra democrazia. Il Dl Elezioni che doveva solo stabilire la data del voto è diventato un golpe al quale ci opporremo. Il partito di Giorgia Meloni e FI cosa ne pensano?”, ha concluso.
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