Sono al fianco dell’azienda di detersivi Cleprin di Sessa Aurunca, dei suoi responsabili Antonio Picascia e Franco Beneduce, dei lavoratori e di quanti aderenti al consorzio Nuova Cooperazione Organizzata stanno riscattando le nostre terre del nostro Sud. Un incendio devastante, che ha tutte le sembianze di un atto ritorsivo (al momento gli inquirenti stanno vagliando le possibili cause), ne ha completamente distrutto il reparto produttivo ed i depositi.
E’ quanto dichiara il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris e aggiunge:
“L’azienda Cleprin, una delle poche aziende certificate col marchio “etico” è l’emblema dello sviluppo sano, etico e responsabile dei nostri territori, della economia di un sud che ha voglia di riscatto e di tutti quegli imprenditori che continuano e continueranno a scegliere Napoli, la Campania, il meridione, per i loro investimenti.
La lotta alle mafie la si fa innanzitutto con la prevenzione, creando opportunità di sviluppo e di lavoro e con azioni e prese di posizione concrete contro il malaffare. Non dimentichiamo che i responsabili dell’azienda, qualche anno fa, non esitarono a denunciare e far arrestare i loro estorsori, non dimentichiamo il percolato scaricato fuori all’azienda e tutte le intimidazioni che hanno subito per quella scelta virtuosa e nemmeno il contributo che ha apportato l’azienda nella creazione di una rete virtuosa che mira all’inserimento lavorativo di classi svantaggiate e al progetto economico-sociale “Facciamo un Pacco alla camorra“, unica esperienza di modello economico sociale che parte dai beni confiscati e coinvolge il mondo virtuoso del “non profit“.
Come primo Cittadino della città di Napoli, capitale del Mezzogiorno, e come delegato politico sicurezza e legalità di ANCI, non solo sostengo istituzionalmente la Cleprin, i valori morali che la stessa professa e adotta, la rete associativa ed economica regionale che con essa si è sviluppata, ma mi impegnerò in prima persona affinché la Cleprin e le altre aziende virtuose non rimangano isolate, nell’indifferenza delle istituzioni”.