David Sassoli era un uomo gentile, oggi sarebbe troppo facile scriverne l’ennesima laude post mortem. Sarebbe del tutto superflua . Quanto detto di buono sul suo conto, da tutti e di ogni latitudine e longitudine politica e sociale, danno la sua esatta fotografia.
Quello che ci piace fare in questa occasione triste è invece cercare di capire quanto bene abbia fatto la sua presenza come collega giornalista e come politico. L’uomo, che è sopra tutto, lo vogliamo lasciare al dolore della famiglia per cui ha vissuto e perché in omaggio alla sua opera nella vita privata degli altri nessuno dovrebbe entrare neanche in punta di piedi.
La sua natura di uomo mite e gentile era alla base della sua opera prima da giornalista e poi da politico europeista non per scelta ma per elezione personale e convintamente, il suo discorso d’insediamento alla Presidenza del Parlamento Europeo è una pietra miliare di europeismo vero.
David Sassoli uomo gentile, politico di razza
Chiunque guardi questo video potrà cogliere tutte le sfumature umane, professionali e politiche. Un uomo che sapeva comunicare nella maniera giusta e precisa andando al cuore di quanto voleva dire senza essere un carro armato ma con profondità e precisione.
Nei primi tre minuti, chapeau ad un giornalista di razza sopraffina, riesce a trasmettere l’emozione di chi si accosta ad una carica così importante con umiltà. Riesce, però, anche a dare il giusto tributo sentito e non formale al proprio predecessore. Subito dopo porge il cuore del suo intervento: il recupero dell’europeismo che animò i padri fondatori dell’europeismo moderno a Ventotene!
Questo video è la miglior sintesi di chi era David Sassoli, di quanta passione mettesse nelle cose che faceva e di come riuscisse ad impattare sulle coscienze di chi lo ascoltava. Fare politica in Europa come la faceva lui era volare alto. Fuori dalle beghe italiche e da quelle molto litigiose del suo partito. Aveva una visione politica ampia che andava al di la di tutto.
Il suo ultimo tweet è l’emblema dell’uomo (politico ma non solo) che anche nel momento della sofferenza personale trova il modo di far sentire la sua presenza discreta ma reale rispetto a temi e persone che lo hanno sempre visto impegnato in prima fila. Si dirà, come è stato detto, che probabilmente non lo ha scritto di suo pugno ma cosa importa e soprattutto via l’odio che era cosa altra dalla vita di Sassoli e che lui ha sempre ripudiato. Hater, alla larga per favore.
David Sassoli uomo gentile, giornalista nato
Il cordoglio dell’Ordine dei Giornalisti si associa a quello di tantissimi colleghi, famosi e non, con i quali aveva condiviso esperienze o che semplicemente lo avevano conosciuto.
Sassoli era parte di quella generazione di giornalisti del servizio pubblico che si staccava dalla tradizione del passato e si proiettava in una visione d’informazione che necessariamente non passava per la commerciabilità della stessa. Fare la sua stessa professione inorgogliesce chi scrive e senza nessuna remora.
Un uomo, un giornalista, un politico che non rimpiangeremo mai abbastanza. Vorremmo solo emularlo.