L’immagine di Sophia Loren che si emoziona nel ricevere il David di Donatello come migliore attrice protagonista è proprio bella. L’immagine di un’attrice di fama internazionale, la ventunesima tra le maggiori interpreti di tutti i tempi secondo l’American Film Institute, che ha lavorato con i migliori registi e i migliori attori italiani e stranieri e che conserva ancora la semplicità degli inizi. Ripercorrere la carriera di Sophia Loren significa ricordare più di ottanta film girati tra Cinecittà e Hollywood ma oggi vogliamo ricordare sono alcuni dei personaggi che le hanno dato più importanza.
Sensualità ed eleganza
La procacità e l’eleganza che Sophia incarna sono due corredi importanti del suo talento; calibrandole sapientemente ha costruito personaggi molto diversi tra loro e tutti indimenticabili. Indimenticabile è, per esempio, la Donna Sofia di “Pane, amore e…”, la pescivendola sorrentina che seduce il cavalier Antonio Carotenuto (Vittorio De Sica) per non farsi sfrattare dall’appartamento. Il loro mambo ballato alla festa del paese, reso ancora più inebriante dal profumo della lavanda Cannavale, è uno dei passaggi più iconici del cinema degli anni Cinquanta. Chi può dimenticare poi lo spogliarello di Mara davanti a un estasiato Augusto Rusconi (interpretato da Marcello Mastroianni). Totalmente agli antipodi è Cinzia Zaccardi di “Un marito per Cinzia” come anche la Jennifer Rispoli Chamberlain di “Cassandra crossing”. Il personaggio più intenso, però, resta quello di Cesira de “La ciociara”, ruolo che le valse l’Oscar come migliore attrice protagonista, il primo dato a un’attrice non di lingua inglese.
La tradizione napoletana
Altrettanto intenso e struggente è il personaggio di Filomena, la prostituta che si innamora di uno dei suoi clienti, don Domenico Soriano (ancora Marcello Matroianni), in “Matrimonio all’italiana”, versione cinematografica di “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo. Il ruolo che a teatro fu di Titina De Filippo e in televisione di Regina Bianchi. La Loren nella sua lunga carriera ha attinto a piene mani dalla tradizione classica napoletana. Recita nella versione cinematografica di “Miseria e Nobiltà”, la commedia di Eduardo Scarpetta, con Totò, Carlo Croccolo e Dolores Palumbo e di “Questi Fantasmi”, altra commedia di Eduardo De Filippo, al fianco di Vittorio Gassmann. Con “La vita davanti a sé” la Loren torna sul grande schermo con una storia dei nostri tempi che parla di un’amicizia che va oltre la differenza di età e di culture.
Sophia Loren e i David di Donatello
Questo del 2021 per Sophia non è il primo David di Donatello vinto. Il primo David come migliore attrice protagonista le fu consegnato nel 1961 per il film “La ciociara”. Seguirono poi quelli per il film “Ieri, oggi e domani” (1964), “Matrimonio all’italiana” (1965), “I girasoli” (1970), “Il viaggio” (1974), “una giornata particolare” (1978). A questi si aggiungono due Targhe d’oro nel 1959 e nel 1984, un David alla carriera nel 1999 e un David speciale per “Voce umana” nel 2014. Con il riconoscimento appena ricevuto, però, diventa l’attrice più anziana ad aver vinto un David di Donatello come migliore attrice protagonista.
In copertina foto da http://www.antoniodecurtis.com/