Per fortuna è finita: questa è forse l’esclamazione più attinente a descrivere la serata di ieri presso gli Studi Nomentano 5 dove si è tenuta la premiazione della 58° edizione dei premi David di Donatello ovvero il maggior premio italiano per il cinema.
Tutti i pronostici sono stati confermati: La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino e Il Capitale Umano di Paolo Virzì si sono equamente divisi i premi, lasciando solo le “briciole” a La mafia uccide solo d’estate di Pif (Miglior regista esordiente e David Giovani) e Song’e Napule (Miglior musicista a Pivio e Aldo De Scalzi e Miglior canzone per A’ verità ). Paolo Sorrentino si aggiudica il premio alla Miglior Regia, mentre Virzì quello come Miglior Film. Insomma sono stati accontentati l’Oscar 2014 e il (potenziale) candidato italiano agli Oscar 2015. Nessun guizzo di sorpresa, nessun premio fuori dal coro, nessun premio agli esordienti che forse lo meritavano più di Pif. Dispiace per Smetto quando voglio di Sydney Sibilia che torna a casa a bocca asciutta, ma con la consapevolezza di essere davvero il caso cinematografico dell’anno. Forse l’unico guizzo, ma restando sempre nell’ambito del politicamente corretto, lo offre il David come Miglior Film dell’Unione Europea a Philomena di Stephen Frears. Totalmente senza senso, non per la qualità del film, ma per i competitor con cui si trovava a gareggiare, il David come Miglior Film Straniero a Grand Budapest Hotel di Wes Anderson.
Una serata che non entrerà nella storia insomma né per i premi assegnati men che meno per la conduzione affidata a Paolo Ruffini e Anna Foglietta che è stata alquanto pessima. Priva di brio, di senso dello spettacolo. Neanche i premi speciali o le commemorazioni hanno saputo rendere gradevole una serata che è lo specchio limpido della concezione del cinema che vige in Italia non solo a livello di pubblico ma soprattutto a livello istituzionale: volti della tv, nessuna innovazione, nessun rischio, nessun investimento vero.
L’unico momento vero e pregnante degno di nota è stato quello in cui Pif, ritirando il premio David Giovani sponsorizzato da BNL, ha ricordato come la stessa BNL si era rifiutata di produrre il suo film, perché in Italia funziona così: si sale sul carro solo se è quello del vincitore.
Tutti i premi assegnati:
Migliore film: Il capitale umano
Migliore regista: Paolo Sorrentino per La grande bellezza
Migliore regista esordiente: Pierfrancesco Diliberto per La mafia uccide solo d’estate
Migliore sceneggiatura: Francesco Piccolo, Francesco Bruni, Paolo Virzì per Il capitale umano
Migliore produttore: Nicola Guliano, Francesca Cima per Indigo Film – La grande bellezza
Migliore attrice protagonista: Valeria Bruni Tedeschi per Il capitale Umano
Migliore attore protagonista: Toni Servillo per La grande bellezza
Migliore attrice non protagonista: Fabrizio Gifuni per Il capitale umano
Migliore attore non protagonista (con ex aequo): Valeria Golino per Il capitale umano
Migliore direttore della fotografia: Luca Bigazzi per La grande bellezza
Migliore Musicista: Pivio e Aldo De Scalzi per Song’e Napule
Migliore canzone originale: A’ Verità del film Song’e Napule
Migliore scenografo: Stefania Cella per La grande bellezza
Migliore costumista: Daniela Ciancio per La grande bellezza
Migliore truccatore: Maurizio Silvi per La grande bellezza
Migliore acconciatore: Aldo Signoretti per La grande bellezza
Migliore montatore: Cecilia Zanuso per Il capitale umano
Migliori effetti digitali: Rodolfo Migliari e Luca Della Grotta per CHROMATICA per La grande bellezza
Migliore film dell’Unione Europea: Philomena di Stephen Frears
Migliore film straniero: Grand Budapest Hotel di Wes Anderson
Migliore fonico di presa diretta: Roberto Mazzarelli per Il capitale umano
Miglior documentario di un lungometraggio: Stop The Pounding Heart – Trilogia del Texas, atto III di Roberto Minervini
Miglior cortometraggio: 37°4 S di Adriano Valerio
David Giovani: La mafia uccide solo d’estate
David di Donatello Web: Carlo e Clara di Giulio Mastromauro
Premio speciale: Sophia Loren
Premio speciale: Carlo Mazzacurati
Premio speciale: Marco Bellocchio
Premio speciale: Andrea Occhipinti, Lucky Red