Si ferma la crescita del nostro Paese. Ad affermarlo è il rapporto trimestrale elaborato dall’Istat sull’andamento del PIL in Italia. Secondo i dati Istat il PIL si è attestato intorno al -0,3% invertendo la debole rotta intrapresa al rialzo. Un dato che ha meravigliato gli analisti che, pur avendo previsto questa frenata, non la attestavano fino a questo livello. Industria e agricoltura i settori maggiormente penalizzati, bene il terziario. È ancora presto per stabilire se questo dato di chiusura anno 2019 avrà delle ripercussioni sul 2020.
PIL e dati Istat
Il PIL (Prodotto Interno Lordo) è la ricchezza di uno Stato rappresentata dal valore di tutti i beni e servizi finali prodotti al suo interno. Esistono tre modi per calcolarlo: il metodo della spesa (il più diffuso), il metodo del valore aggiunto e il metodo dei redditi. Tre modalità che, pur prendendo in considerazione parametri diversi, portano allo stesso risultato. L’andamento del Pil in Italia, come negli altri Paesi, è un dato molto importante per la Borsa: il suo aumento indica il buono stato di salute dell’economia di quel determinato Paese e incentiva gli acquirenti verso le azioni delle sue società. Il calcolo del PIL si basa su riferimenti per così dire “in chiaro”, cioè sulle attività lecite del Paese. Non considera la ricchezza prodotta dalle attività illecite quali la droga, la prostituzione, il riciclaggio che generano grossi flussi monetari tanto che, a questo proposito, si parla di PIL sommerso.
L’Istat e il PIL in Italia
L’Istat monitora costantemente l’andamento del PIL in Italia e ogni trimestre elabora un documento di sintesi con le previsioni per il trimestre successivo. Il documento riferito al quarto trimestre 2019 rende noto un calo del PIL dello 0,3% invertendo quella tendenza, seppur debole, al rialzo rilevata nei trimestri precedenti. Con l’ultimo documento trimestrale dell’anno 2019 si può affermare che la crescita del PIL nell’intero anno si è attestata intorno allo 0,2%. Il dato trimestrale è il più basso dall’inizio del 2013 e anche su base annua la crescita si è arrestata se pensiamo che il 2018 si era chiuso con una crescita dello 0,8%. La frenata del trend a fine anno non lascia presagire grandi risultati per l’anno seguente anche se non è ancora il momento di fare previsioni.
Come influenzeranno i dati Istat sul PIL
La modalità del valore aggiunto per il calcolo del PIL rileva che i settori più interessati da questo calo sono l’industria e l’agricoltura. Tiene, invece, il settore terziario. I valori osservati vanno oltre le aspettative degli analisti che non avevano previsto una frenata di questa entità. È chiaro che i dati ricavati dalle analisi dell’Istat sull’andamento del Pil in Italia dovranno essere tenuti in considerazione quando si stabiliranno le linee politiche economiche per il 2020 appena iniziato.