Più cooperazione nella ricerca tra le due sponde dell’Atlantico, nuove discipline, una forte componente femminile nella propria leadership. ISSNAF, la fondazione che riunisce migliaia di scienziati e accademici italiani attivi in laboratori, università e centri di ricerca in Nord America, si rinnova e fa il punto sulle proprie attività nel corso dell’evento annuale che si è tenuto martedì 1 dicembre in modalità digitale.
L’incontro annuale ISSNAF, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, si è aperto con il saluto di benvenuto dell’Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti Armando Varricchio. In diretta dall’Italia è intervenuto il Ministro dell’Università e Ricerca Gaetano Manfredi. La presenza del ministro Manfredi ed il supporto fondamentale dell’Ambasciata d’Italia stanno a sottolineare l’importanza crescente di questo appuntamento non solo per gli scienziati.
«Le collaborazioni internazionali sono fondamentali per l’Italia» ha dichiarato il Ministro Gaetano Manfredi. «Non solo perché i nostri ricercatori all’estero eccellono nei loro settori, dando un contributo importante alla scienza a livello globale – l’esempio degli Stati Uniti è emblematico per qualità e numero di ricercatori italiani – ma soprattutto perché rappresentano la naturale interfaccia della cooperazione con le nostre università e con i nostri centri di ricerca. Rafforzare questo sistema di relazioni nel campo della scienza e della ricerca tra Italia e Stati Uniti e il partenariato tra ricercatori all’estero e università e centri di ricerca italiani – ha aggiunto il Ministro – è una delle gambe della strategia internazionale del nostro ministero, sulla quale c’è grande attenzione da parte dell’intero Governo».
«Con questi premi promossi da ISSNAF, cui va il mio apprezzamento per la rinnovata opera di promozione della cooperazione in ambito scientifico, accademico e tecnologico tra Stati Uniti e Italia, abbiamo voluto onorare ricercatori e professionisti italiani di talento in Nord America, il cui straordinario contributo al mondo della ricerca è motivo di orgoglio e fonte d’ispirazione per tutti noi», dichiara l’Ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti Armando Varricchio. «Per la prima volta è stato conferito il Premio Ambasciata d’Italia, dedicato quest’anno a giovani ricercatori impegnati nella prevenzione, gestione e cura del Covid-19».
La presidente di ISSNAF Cinzia Zuffada ha presentato la Fondazione, riformulata con una leadership che include una sostanziale presenza femminile, allargata a discipline che comprendono le scienze sociali e umanistiche oltre a quelle scientifiche e tecniche, con l’obiettivo di aumentare la cooperazione tra Italia e Nord America. La Fondazione, che ha da sempre promosso esperienze di studio o ricerca per giovani ricercatori italiani in istituzioni prestigiose in Nord America, si propone di aumentare il proprio impegno a sostegno del mandato di internazionalizzazione delle università italiane. Inoltre ISSNAF può arricchire le attività di sviluppo di ecosistemi di innovazione in Italia che legano università, incubatori e industria.
«L’evento annuale è un momento di celebrazione», commenta Cinzia Zuffada, «sia dell’eccellenza consolidata da vari decenni, che del contributo di alto potenziale nelle piu’ diverse discipline dato da giovani ricercatori di valore, a testimonianza del continuo impatto degli scienziati e della ricerca scientifica italiana nel mondo».
Il Lifetime Achievement Award 2020 è stato assegnato a Guido Calabresi, giurista nato a Milano e attivo sin da giovanissimo negli USA, dove è giudice federale di Corte d’Appello ed è stato preside della prestigiosa Law School di Yale. Il giudice Calabresi, nella sua “lectio”, ha ricordato, nonostante gli 80 anni trascorsi negli USA, di sentirsi sempre profondamente italiano. «È un onore speciale per me ricevere questo premio, perché è il riconoscimento di quello che ho sempre voluto essere: un ponte tra l’Italia e gli Stati Uniti» ha dichiarato Calabresi. «Trapiantare elementi di giurisprudenza da un Paese all’altro è un po’ come trapiantare organi su un corpo umano. È difficile, ma se fatto bene può essere vitale. Per farlo bisogna avere molta cautela e conoscere bene il “corpo” di chi dona e quello di chi riceve. Così come io ho cercato di fare nel campo legale anche ISSNAF, grazie al suo lavoro meritorio, è un ponte tra Italia e USA nel campo della ricerca».
Gli Young Investigators Awards 2020 sono stati assegnati a cinque giovani scienziati per il loro contributo significativo alla ricerca in ciascuno dei quattro settori specifici dei premi, di cui uno assegnato ex-aequo a due vincitori: dalla lotta al Covid-19 alla cura di linfomi particolarmente aggressivi, dalla previsione degli effetti del cambiamento climatico alle indagini sulla presenza di acqua su altri pianeti, fino allo studio della dinamica degli elettroni nei materiali. Alba Grifoni, ricercatrice romana del La Jolla Institute for Immunology (California) ha vinto l’Embassy of Italy Award destinato quest’anno ai ricercatori che lottano contro il Covid-19. Patrizia Mondello, ricercatrice messinese del Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York si è aggiudicata il Paola Campese Award per la ricerca sulle leucemie. A Marco Bernardi, docente a Caltech, e Marzia Parisi, ricercatrice NASA/JPL, entrambi romani, è andato ex aequo il Franco Strazzabosco Award per l’ingegneria. Stefano Ermon, originario di Trento e professore alla Stanford University, ha ricevuto il Mario Gerla Award per la ricerca nelle scienze informatiche.