Dall´europa arrivano 200 milioni di euro con il Programma di Cooperazione Italia-francia Marittimo 2014-2020 che interessa 6 milioni e mezzo di cittadini per progetti di Blue e Green economy, mobilità, accessibilità, innovazione, nautica, cantieristica, tutela del territorio e prevenzione dei rischi. Obiettivo comune delle Regioni coinvolte (Corsica, Sardegna, Liguria e le 5 province della costa Toscana, in più i dipartimenti francesi delle Alpi-marittime e del Var, situati in Provence-alpes-côte d´Azur) è quello di superare i limiti dell´insularità con una particolare attenzione alle zone interne.
“Con questi programmi gettiamo ponti con le regioni che ci stanno più vicine nella nostra lontananza” ha detto Raffaele Paci, il vicepresidente della Regione Sardegna, annunciando che anche questi fondi saranno inseriti nella programmazione unitaria e dunque gestiti dalla Cabina di Regia regionale.
“L´europa mette a disposizione moltissimi soldi, sono davvero tanti per una regione piccola come la nostra e ora dobbiamo essere bravi a intercettarli con progetti importanti, facendo asse con la Corsica ma anche con Liguria e Toscana, in modo che la nostra insularità smetta di essere un limite. La società moderna è caratterizzata dal fare network, fare connessione. Essere un´isola, per di più periferica e scarsamente popolata, nel mondo di oggi genera un gap, un forte handicap. Toscana, Liguria, Provence-alpes-côte d´Azur hanno sì un affaccio sul mare ma hanno anche tutte le connessioni e le infrastrutture. Ecco perché per la Sardegna questo Programma è importante: è una grande opportunità per creare contatti e dunque fare connessione.
La Sardegna e la Corsica sono le uniche regioni coinvolte in questo Programma che non hanno metano, che come uniche opportunità di spostamento hanno aereo e nave, che soffrono e subiscono la discontinuità dei network: ecco, questo programma affronta esattamente questo problema per provare a risolverlo, facendo diventare queste regioni un vero e proprio laboratorio politico del Mediterraneo da sottoporre alla Commissione europea. Per la prima volta, anche i privati ci sono e sono fondamentali: io credo che o li inseriamo in ogni programma europeo oppure non andiamo da nessuna parte. Le imprese devono imparare a cooperare, noi dobbiamo essere rapidi e riuscire a non pensare ai programmi come pezzetti separati per renderli più efficaci: il singolo problema lo dobbiamo affrontare guardandolo con una visione unitaria. Quindi – ha concluso Paci – le parole chiave di questa sfida sono Integrazione, Partecipazione dei privati e Cooperazione“.
Il Programma Operativo Italia/francia Marittimo proseguirà dunque il suo impegno a supporto della cooperazione tra le regioni del Nord del Mare Tirreno. Nautica e cantieristica navale, turismo innovativo e sostenibile, biotecnologie blu e verdi, energie rinnovabili blu e verdi, nanotecnologie ma anche trasporti, sicurezza del territorio e prevenzione degli incendi i settori interessati. Il Programma si situa nella continuità del programma di cooperazione transfrontaliera Italia – Francia Marittimo 2007-2013 che a fine 2014 aveva finanziato 87 progetti negli ambiti relativi all’accessibilità, alla competitività e innovazione, alla valorizzazione e protezione delle risorse naturali e culturali e ai servizi transfrontalieri.
Gli orientamenti generali dell’Ue per il futuro sono collegati alla strategia Ue 2020 che punta ad una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva ovvero con livelli di occupazione, produttività e coesione sociale elevati. La Programmazione 14-20 risponde quindi alle stesse esigenze declinandole in una dimensione fortemente “marittima” che prende in considerazione le problematiche dell’insularità ma anche quelle delle zone interne. Quattro gli assi prioritari: Promozione della competitività delle imprese nelle filiere transfrontaliere, Protezione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali e gestione dei rischi, Miglioramento della connessione dei territori e della sostenibilità delle attività portuali, Aumento delle opportunità di lavoro sostenibile e di qualità e di inserimento attraverso l’attività economica.