È stato formalizzato dal Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca (Miur) il decreto del finanziamento del progetto ‘Siabio – Sistemi innovativi anti-biofilm per il trattamento di ferite infette’, presentato nel 2018 dall’Istituto di biochimica delle proteine (Cnr-Ibbp) di Napoli, attualmente confluito nell’Istituto di biochimica e biologia cellulare (Cnr-Ibbc), nell’ambito dell’avviso 467 del 2 marzo 2018 Proof of Concept.
Il progetto Siabio, che ha come responsabile scientifico Giuseppe Manco, primo ricercatore e leader di un team ristretto di ricercatori esperti biochimici e biotecnologi, intende sviluppare enzimi in grado di interferire con la formazione del biofilm per diverse applicazioni, tra cui il trattamento di ferite infette.
In coerenza con quanto previsto dal Programma nazionale per la ricerca (Pnr) 2015-2020, il Miur con l’iniziativa ‘Proof of Concept‘, vuole sostenere i ricercatori attivi in Italia e localizzati nel Mezzogiorno, afferenti ad una istituzione pubblica, nelle fasi di verifica del potenziale industriale delle innovazioni e delle conoscenze sviluppate in precedenti attività di ricerca fondamentale. In questo caso vale menzionare e ringraziare i recenti progetti attribuiti a Giuseppe Manco nell’ambito del progetto flagships del Cnr ‘Interomics’ coordinato da Luciano Milanesi, nonchè l’esperienza acquisita da un team di ricerca piccolo ma dinamico nell’ambito del trasferimento tecnologico con la fondazione della start-up ‘Detoxizymes’, che per due volte ha ottenuto il Seal of excellence dalla Unione Europea per i progetti ‘Sme Instrument’ fase 2 di Horizon2020 presentati nell’ambito sicurezza.
Il Miur ha così approvato gli atti relativi alla valutazione della proposta progettuale Siabio, unica del Cnr a vincere nell’ambito salute.
Siabio affronterà il grande tema della lotta alla formazione del biofilm microbico anche con l’intento di ridurre l’uso di antibiotici e quindi il grave problema della antibiotico-resistenza.
“Sono orgoglioso del risultato conseguito“, dichiara il responsabile Giuseppe Manco.
La proposta è stata premiata con un contributo di quasi 200 mila euro e durerà 18 mesi. Si apre così una bellissima opportunità: in linea con l’intento della call del Miur, si potrà finalizzare la ricerca di anni verso un’applicazione reale di elevato valore tecnologico e sociale.