L’evoluzione del diritto del lavoro dalla Costituzione del 1948 agli anni ’90.
Il diritto del lavoro repubblicano del 1948
Il primo gennaio del 1948 entra in vigore la Costituzione repubblicana. Rappresenta un’operazione di rottura con il regime autoritario fascista.
Le leggi speciali degli anni ‘60
A seguito dell’entrata in vigore della Costituzione, a partire dal 1960 avviene l’integrazione della disciplina codicistica con leggi speciali. Vengono costituzionalmente giustificate dalla necessità di proteggere la parte contrattuale più “debole”. Viene emanata una legge di disciplina dei licenziamenti. Nel 1970 è approvato lo statuto dei lavoratori e il processo del lavoro. Lo statuto dei lavoratori porta i sindacati all’interno delle imprese.
Il diritto del lavoro della crisi: gli anni ‘80
Dopo gli anni ’60 avviene la crisi degli anni ‘80. Porta alle richieste di sostenere le imprese con fondi pubblici. Questo dà via a una serie di politiche pubbliche. Sono volte, fra le altre cose, al mercato del lavoro e alla lotta all’inflazione.
Inizia la deregolamentazione del mercato del lavoro, portando maggiore rilevanza alla volontà contrattuale delle parti.
Si da’ spazio all’autonomia privata individuale introducendo deroghe alla legge e al contratto collettivo. Giustificate dalla difesa dell’occupazione.
Si passa dalla rigidità alla flessibilità delle regole. Attraverso nuovi contratti di formazione del lavoro. Part-time, il contratto a termine, e il rinvio deregolatorio alla contrattazione collettiva.
La crisi del diritto del lavoro negli anni ‘90
A seguito della crisi degli anni ’80 l’Italia comincia a fare i conti con la globalizzazione. Negli anni ‘90 l’Italia comincia a fare i conti con la globalizzazione dei mercati. L’Italia, negli anni ‘90 è un’economia chiusa, familiare, che non ama la concorrenza.
In particolare, si è costretti ad aprirsi al mercato internazionale per via dei rapporti internazionali dell’adesione al mercato unico. Questo porta a una crisi dei settori produttivi tradizionali e alla liberalizzazione dei movimenti di capitale.
Inoltre le nuove tecnologie e nuove competenze accrescono i fenomeno della delocalizzazione. Le imprese si spostano dove conviene. In altri mercati.
Con l’unificazione commerciale e monetaria europea si perde un rilevante strumento di politica monetaria.
Non è più possibile per l’Italia attuare politiche monetarie espansive al fine di svalutare la moneta e risultare più competitiva.
Un’altra caratteristica rilevante della crisi del diritto del lavoro degli anni ‘90 è l’alto tasso di disoccupazione.
Lo si cerca di contenere attraverso la Strategia europea per l’occupazione, che mette in atto politiche per combatterla.