I volti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Capaci e Via D’Amelio. Ventisei grandi tele si susseguono nel museo di Palazzo Medici tra l’allegoria della Sicilia dei “Gattopardi” e la rappresentazione metaforica della “Globalmafia” che ne costituisce oggi l’espansione nel mondo. L’arte al servizio della memoria si potrebbe dire, e in questo caso è quanto mai azzeccata questa definizione, perchè il nostro Paese recuperi la memoria non solo per le commemorazioni ufficiali
L’arte contemporanea contro la mafia e in favore della legalità . Nasce con questo spirito la mostra di Gaetano Porcasi, dal titolo “Dai Gattopardi alla Globalmafia”, che sarà ospitata nel percorso museale di Palazzo Medici Riccardi a Firenze, dal 4 al 22 maggio. Nell’insieme, i vari quadri “narrano” un apocalittico ribaltamento in tragedia della civiltà aggredita dalla violenza mafiosa e oscurata dai misteri italiani. Di qui la rivisitazione delle grandi stragi di mafia – e, tra queste, la strage dei Georgofili ancora angosciante nella memoria dei fiorentini – ma anche di quelle di altra natura degli anni del terrorismo. Una composizione di queste tele è divenuta la tessera 2012 della Cgil: i volti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nel 20° anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, la rosa rossa dei partigiani e la bandiera tricolore dell’Italia liberata, le tragiche ginestre della terribile strage del 1° maggio ‘47, i nomi di tanti giornalisti, che cercavano verità e giustizia, assassinati dalle mafie. Ventisei grandi tele si susseguono nel museo di Palazzo Medici tra l’allegoria della Sicilia dei “Gattopardi” e la rappresentazione metaforica della “Globalmafia” che ne costituisce oggi l’espansione nel mondo. Una mostra fortemente voluta dal Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci.