(Adnkronos) – “Mussolini statista come Cavour e Stalin”, antifascismo che “non ha senso” fino alle scuole con “classi con ‘caratteristiche separate'” per gli alunni in difficoltà o con disabilità. L’intervista rilasciata a ‘La Stampa’ dal generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega alle elezioni europee, ‘scalda’ l’opposizione e provoca una bufera con la reazione indignata dei partiti, che ora chiedono conto anche al governo delle ultimissime dichiarazioni del militare.
“Qui c’è un Generale che si candida alle europee. Ed ha un vasto programma. Riabilitare Mussolini perché un grande statista. Introdurre classi differenziate per bambini disabili. Certificare l’identità bianca della nazione. Non credo che scherzi. Il suo è un vasto programma. Non uso mai la parola a caso: ma la puzza di fascismo si sente lontano un miglio. Con buona pace dei minimizzatori. La cui cifra prevalente o è la vigliaccheria o la complicità”, attacca Arturo Scotto, deputato del Pd.
“Classi speciali per ragazze e ragazzi con disabilità. Il piano delirante e razzista di Vannacci. Vergogna. I ministri Valditara e Locatelli non hanno nulla da dire sul candidato del loro partito?”, scrive poi su X Anna Ascani, deputata Pd e vicepresidente della Camera. “Nelle incredibili parole del generale Vannacci sulle classi separate per i bambini disabili riecheggiano concetti in voga durante un periodo storico chiamato nazismo”, rimarca quindi Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia viva. “Con la sua agghiacciante uscita – aggiunge – Vannacci ha varcato una linea che non deve mai essere superata. Chiediamo alla ministra della Disabilità Locatelli di prendere subito le distanze da un simile orrore”.
“Il partito che esprime la ministra per la Disabilità è lo stesso che alle Europee candida il generale Vannacci che oggi propone le classi speciali per le ragazze e i ragazzi con disabilità. La ministra Locatelli prenda le distanze da una simile assurdità”, chiede quindi Davide Faraone, capogruppo di Italia viva alla Camera, a proposito dell’intervista. “Terrificante come d’altra parte lo era anche il suo libro, il generale Vannacci è l’anno zero della politica.
Classi separate per i bambini disabili, Mussolini statista, gli italiani solo di pelle bianca. È l’emersione del razzismo portato sulla scheda elettorale, con la complicità determinante di Matteo Salvini. Faremo di tutto con Stati Uniti d’Europa per portare a Bruxelles un’Italia diversa, dal Paese ‘tossico’ raccontato da Vannacci”, afferma poi l’eurodeputato di Italia viva Nicola Danti, vicepresidente di Renew Europe. “Dunque Vannacci è candidato. Ho fatto un confronto con lui poche settimane fa. Vannacci va benissimo per Salvini. Sono tutto e sono niente, sono marketing e distintivo”, il tweet su X del leader di Azione, Carlo Calenda.
“Le posizioni di Vannacci sono incompatibili con i valori della nostra Costituzione e sono, in modo disgustoso, impregnate della teoria dell’eugenetica che la storia ha sconfitto insieme al nazismo. Vannacci parla come Bjoern Hoecke, uno dei leader dell’Afd tedesca che ha proposto classi differenziati per disabili e che ha visto una reazione forte a partire dal mondo cattolico e degli insegnanti che hanno ricordato il piano T4 che portò all’assassinio di 200 mila disabili da parte dei nazisti. Giorgia Meloni non ha nulla da dire a proposito? Quanto alle sue frasi sulla inesistenza della crisi climatica, prese a prestito dai negazionisti che parlano senza ascoltare il 99% degli scienziati mondiali, è quello che ci si aspetta da un candidato della Lega”, afferma quindi il deputato Avs Angelo Bonelli.
“Il generale Vannacci riesce persino a trasformare Marine Le Pen, sua prossima collega di Gruppo, come una moderata. È questa l’idea che ha la Lega dell’Italia? Salvini e Vannacci andranno a dire al tessuto economico del Nord che Mussolini era una statista? Che devono assumere solo connazionali con la pelle bianca? Ha ragione il governatore del Friuli Venezia Giulia a dissociarsi da questa immagine devastante”. Queste le parole di Graham Watson, capolista di Stati Uniti d’Europa nella circoscrizione Nord Est alle prossime elezioni europee, che conclude: “Farò di tutto per portare a Bruxelles le idee ed i valori di un Paese diverso”.
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