Multe: altro aumento delle sanzioni pecuniarie al Codice della Strada. Dal Governo Monti altro salasso anche dalle multe stradali per i cittadini già piegati dalla crisi economica. Da gennaio 2013 le multe più care del 5,9%
Tutto rincara e nulla fa eccezione in Italia dove ogni occasione è buona per fare cassa e rimpinguare le esangui casse di enti pubblici locali e nazionali. Chi viola il codice della strada deve pagare ammenda per l’infrazione ma a partire dal nuovo anno ci sarà una sgradita sorpresa per tutti quegli automobilisti che vi incapperanno. A partire dal primo gennaio l’importo delle sanzioni previste dal codice della strada rincarerà del 5,9 per cento. Si tratta dello scatto biennale automatico previsto dall’articolo 195 comma 3 del Cds, che risulta collegato agli indici Istat. La multa per divieto di sosta, pari a 39 euro, dal 2013 dovrebbe passare a 41: nel lontano 1993 ammontava a 50 mila lire, un aumento consistente, il più alto dal 1998 in poi. Questo costitusce un’ulteriore aumento di quella che ormai è ritenuta una tassazione indiretta sia dagli enti che accertano le infrazioni che per i cittadini che percepiscono le multe come un balzello, una voce di spesa che si va ad aggiungere al già esangue budget annuale delle famiglie, anche le più accorte a non commettere alcuna violazione al Codice della Strada. Oramai gli amministratori pubblici conoscono solo questa strada che porta a impoverire i cittadini.