Al teatro San Ferdinando, la serata inaugurale per chi vive una vita sotto scorta
Martedì 20 ottobre al Teatro San Ferdinando, per la serata inaugurale della nuova stagione del Teatro Stabile di Napoli, con il debutto de ”La tempesta” di William Shakespeare, saranno presenti magistrati, giornalisti, sacerdoti, operatori e cittadini costretti da anni a vivere sotto scorta per aver combattuto e denunciato la criminalità organizzata. Il Teatro Stabile invita le alte cariche istituzionali della città , gli artisti e il pubblico ad accogliere a teatro:Federico Cafiero De Raho, Raffaele Cantone, Rosaria Capacchione, Giovanni Conzo, Francesco Curcio, Marco Del Gaudio, Silvana Fucito, Tano Grasso, Don Luigi Merola, Don Tonino Palmese, Franco Roberti, Maria Antonietta Troncone, Sergio Vigilante e tutti coloro che vorranno ancora aderire. ”Si diventa – dichiarano Marino Niola e Andrea De Rosa, rispettivamente presidente e direttore del Teatro San Ferdinando – cittadini a teatro. E’ cosi’ dagli albori della democrazia occidentale, da quando gli Ateniesi al tempo di Pericle fecero della tragedia la scena dove rendere visibili, e condivisibili, i valori fondamentali della collettivita’. E dove al tempo stesso mettere a nudo le inquietudini che agitano le coscienze degli uomini”. Essere il luogo dove la comunità rappresenta catarticamente i suoi problemi, ma anche lo spazio dove si immagina il futuro, l’utopia, la speranza. Dove ci si guarda tutti insieme in quello specchio magico che mescola la vita e il sogno.E’ così anche per Napoli che non a caso è riconosciuta come una delle grandi civiltà teatrali dell’occidente, forte di una tradizione che ha pochi eguali al mondo. E proprio perche’ Napoli e’ civilta’ squisitamente teatrale, perche’ l’ethos e il pathos della citta’ hanno avuto nelle arti sceniche la loro espressione più alta e universale, che il Teatro Stabile di Napoli sente di dover interpretare fino in fondo il suo ruolo di teatro della citta”’. ”Per questa ragione la sera del 20 ottobre, in occasione dell’inaugurazione della stagione 2009-2010, un teatro come il San Ferdinando, legato alla memoria immortale di Eduardo, ha sentito il dovere morale di testimoniare la vicinanza del mondo del teatro ai cittadini che vivono sotto scorta per aver scelto di combattere per la collettività contro la criminalità . Quella sera li abbiamo invitati a vedere con noi ‘La Tempesta’ di Shakespeare senza scorta, da liberi cittadini, protetti dalla semplice, ma fondamentale, presenza della societa’ civile. Un modo per manifestare la gratitudine della polis verso chi compie ogni giorno il proprio dovere. Ci auguriamo – concludono – che questo piccolo gesto simbolico sia condiviso e, perche’ no, imitato. Visto che a teatro la vita puo’ diventare sogno”.