Il cybercrime in Italia è in forte crescita: lo scorso anno gli attacchi gravi sono aumentati del 65%, contro una crescita globale del 12%. Un dato preoccupante che emerge dall’anteprima del Rapporto 2024 del Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica.
Cybercrime in Italia: i dati
L’Italia diventa un bersaglio sempre più appetibile per i cyber criminali: nel 2023 il nostro Paese ha subito l’11% degli attacchi gravi globali, contro il 7,6% del 2022. Si tratta di un aumento significativo che ci posiziona al quarto posto in Europa per numero di attacchi, dopo Germania, Francia e Regno Unito.
Le motivazioni dietro questo trend sono diverse: da un lato, la crescente digitalizzazione del Paese rende le infrastrutture informatiche più vulnerabili. Dall’altro, la pandemia ha accelerato l’adozione di tecnologie digitali anche da parte di piccole e medie imprese, spesso meno preparate a difendersi dalle minacce informatiche.
Gli attacchi più frequenti
Le tipologie di attacchi più frequenti sono quelle finalizzate all’estorsione di denaro: nel 2023 hanno rappresentato l’83% del totale. In aumento anche gli attacchi di hacktivism, quasi triplicati rispetto al 2022.
Le conseguenze di questi attacchi possono essere devastanti: non solo danni economici, ma anche interruzioni di servizio, furto di dati sensibili e danni reputazionali.
Cosa fare per proteggersi? È fondamentale aumentare la consapevolezza del problema e investire nella sicurezza informatica. Aziende e cittadini devono adottare misure adeguate per proteggersi dalle minacce, come l’utilizzo di software antivirus e firewall, l’aggiornamento costante dei sistemi informatici e la formazione del personale.
Le contromisure
Il Governo italiano sta adottando diverse misure per contrastare il cybercrime: nel 2023 è stata istituita l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, con il compito di rafforzare la sicurezza delle infrastrutture informatiche del Paese.
La lotta al cybercrime è una sfida globale che richiede un impegno comune da parte di tutti: istituzioni, aziende e cittadini. Solo attraverso una collaborazione efficace possiamo rendere il nostro Paese più sicuro dalle minacce informatiche.
Oltre a quanto riportato sopra, ecco alcuni altri dati significativi del Rapporto Clusit 2024:
- Il 53% degli attacchi gravi in Italia ha avuto conseguenze di gravità critica o elevata.
- I settori più colpiti sono: pubblica amministrazione, sanità e telecomunicazioni.
- Le principali minacce informatiche sono: ransomware, malware, phishing e social engineering.
- Le aziende con meno di 50 dipendenti sono le più vulnerabili agli attacchi.
Foto di Pete Linforth da Pixabay