Si svolgerà a Civitacampomarano (CB), la terza edizione di “CVTà Street Fest”, l’iniziativa ideata e diretta da Alice Pasquini tesa a valorizzare e far rinascere l’antico borgo di Civitacampomarano, nel molisano. Era infatti il 2014 quando Alice, acclamata street-artist con oltre 2000 opere all’attivo in tutto il mondo, ricevette una lettera dalla proloco di questo Paesino con sole 400 anime che stava vedendo diminuire, se non sparire del tutto, la popolazione autoctona e in cui si chiedeva aiuto all’arte per rivitalizzare il territorio.
Da allora, attraverso l’opera corale di giovani creativi provenienti da tutto il mondo e chiamati gratuitamente a fornire il proprio contributo artistico, sono stati aperti nuovi esercizi commerciali, si sono insediati alcuni nuovi nuclei familiari e decine e decine di visitatori si apprestano ogni anno a cogliere “in diretta” la fantasia grafica degli artisti e della stessa Alice, insieme alla complicità degli stessi abitanti.
“Un Festival di street art può nascere solo dalla partecipazione e dalla condivisione del progetto da parte di un’intera comunità – spiega Pasquini – In quest’ottica, sono stati gli stessi abitanti di Civitacampomarano a fare a gara per mettere a disposizione degli artisti il muro più bello, lo scorcio più suggestivo, il panorama più prezioso, oltre ad offrire ai convenuti il meglio della propria tradizione culinaria”.
Anche quest’anno, ciascuno degli artisti – i cui nomi saranno annunciati a breve – sarà invitato ad eseguire il proprio intervento nell’arco dei quattro giorni in cui si svolgerà la manifestazione, lavorando a stretto contatto con gli abitanti del luogo: in passato hanno dato il proprio contributo artistico oltre ad Alice Pasquini, Biancoshock, David de la Mano, Pablo S. Herrero, Hitnes, ICKS e UNO (prima edizione) e Gola Hundun, Francisco Bosoletti, Alex Senna, Maria Pia Picozza e Nespoon (seconda edizione).
Oltre agli interventi “live” di arte permanente che verranno realizzati sui muri del paese, il programma di “CVTà” prevede una serie di iniziative ed eventi collaterali – offerti alla cittadinanza e ai turisti – che vanno dalle visite guidate al dialogo con i bambini delle scuole, dalla musica alla gastronomia: presente in tale ambito anche quest’anno lo Chef Rubio.
Una festa di colori, suoni e sapori nei suggestivi vicoli del borgo dove visse Vincenzo Cuoco e che ispirò per il suo particolare Castello angioinoAlessandro Manzoni e i luoghi dell’Innominato, ma anche un progetto di riqualificazione fortemente voluto e sostenuto dalla comunità locale e dagli abitanti del paese, che hanno scelto di mettere a disposizione della street art più rivoluzionaria i muri e gli angoli più ammalianti del loro comune, perché rendere l’arte viva e colorare con essa i muri e gli spazi condivisi può essere una strategia vincente per contrastare l’abbandono e il degrado di un’Italia troppo spesso dimenticata e svilita.