Dopo quasi quattro anni di vita ‘marziana’ si è emancipato e ha iniziato ascegliere da solo i target per il suo spettrometro laser: stiamo parlando di Curiosity, il rover della NASA impegnato nello studio delle condizioni ambientali del Pianeta Rosso, soprattutto per comprendere come il corpo celeste sia passato da uno scenario favorevole alla vita microbica a quello attuale.
A consentire al rover di effettuare queste scelte autonome è AEGIS (AutonomousExploration for Gathering Increased Science), un software sviluppato dal Jet Propulsion Laboratory della NASA che nel 2011 ha vinto il premio NASA Software of the Year.
E’ la prima volta che la possibilità di una selezione indipendente è disponibile per uno spettrometro laser in una missione di esplorazione planetaria. AEGIS era stato già sperimentato con Opportunity, l’altro rover della NASA al lavoro su Marte, ma con meno frequenza e per selezionare le rocce da fotografare con una particolare inquadratura.
Grazie a questo software, quindi, Curiosity sta individuando per conto suo svariati target a settimana per il laser e la fotocamera che fanno parte dello strumento ChemCam (Chemistry and Camera), collocato in cima all’asta del rover.
Questo modus operandi non si sostituisce alla selezione delle rocce o delle zone da studiare effettuata dal team scientifico della missione, ma rappresenta un valore aggiunto, un complemento che risulta particolarmente utile quando l’interazione tra gli scienziati è limitata da altre circostanze.
Per selezionare l’obiettivo da analizzare, AEGIS scandaglia le immagini scattate dalla fotocamera Navcam di Curiosity, utilizzando dei parametriimpostati dagli studiosi come, ad esempio, l’identificazione delle rocce in base alle dimensioni o alla luminosità . I criteri possono essere variati a seconda della zona in cui si sta muovendo il rover oppure in relazione agli obiettivi scientifici delle rilevazioni.
AEGIS viene utilizzato anche in sinergia con lo strumento Remote Micro-Imagerdi ChemCam e analizza le immagini per affinare la mira del laser su target di dimensioni particolarmente ridotte, come una piccola concrezione in una roccia o una sottile venatura nel terreno.