“Cuori a Kabul. Poesie per l’Afghanistan” a cura di Pietro Fratta edito da graphe.it, è una bellissima raccolta di poesie che alla brutalità della guerra oppone la fascinazione della poesia, un mezzo universale che ci permette di comprendere l’incomprensibile, proprio com’è una guerra, detestabilmente incomprensibile.
Il linguaggio avvolgente della poesia, trascina il lettore in una realtà scomoda che avrebbe dovuto far parte del nostro quotidiano e che invece releghiamo in un angolo buio della nostra coscienza.
“Cuori a Kabul. Poesie per l’Afghanistan” è curata da Pietro Fratta e comprende la prefazione di Susanna Camusso a cui fanno seguito le poesie di Stefano Bidetti, Gisella Blanco, Emanuela Botti, Isabella Braggion, Fabrizio Cavallaro, Agnese Coppola, Clarissa Costanzo, Tommaso Fiscaletti, Cettina Garigali, Simona Magagnin, Chiara Lev Mazzetti, Eleonora Molisani, Monia Moroni, Claudia Muscolino, Veronica Paladini, Mirella Parisi, Selene Pascasi, Francesca Pizzo, Miriam Maria Santucci, Emma Saponaro, Giuseppe Traina, Asia Vaudo.
Pietro Fratta vive e lavora a Pesaro. Ideatore del laboratorio poetico di www.ScriverePoesia.it, ha pubblicato alcuni romanzi e un paio di raccolte di poesie.
Ricordiamo, infine, che il ricavato delle vendite del libro sarà destinato a Emergency, che è presente in Afghanistan dal 1999 e ha curato più di sette milioni di persone.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare Pietro Fratta con il quale abbiamo parlato non solo della raccolta che ha curato, ma anche dei suoi progetti attuali e futuri.
A fine intervista, inoltre, vi proponiamo la poesia di Gisella Blanco, intitolata “L’innocenza delle bombe”.
“Cuori a Kabul. Poesie per l’Afghanistan”
Prima di Cuori a Kabul, lei ha pubblicato un’altra raccolta di poesia e un romanzo. Tra i due generi qual è quello che le è più congeniale e perché?
Ho sempre amato il romanzo, è un genere a cui mi dedico dall’età di tredici anni per inventare storie, personaggi in cui trovare una voce e uno sguardo che vivano il mondo raccontato in maniera alternativa. La Poesia invece è accaduta in circostanze ancor più intime e assorbe la vita, rivivendola in parole intense e irripetibili. Al momento è la Poesia che risponde alle mie esigenze artistiche più personali.
Con quest’ultima raccolta, lei tratta un tema dolorosamente attuale, la guerra in Afganistan. Perché ha sentito il bisogno di scrivere una serie di poesie proprio su questo argomento?
Ci tengo a precisare che questa antologia (che non ho scritto ma curato e seguito fin dalla sua idea iniziale, grazie anche al sostegno dell’editore Graphe.it, che l’ha pubblicata) ha richiamato la sensibilità di numerosi poeti che, come me stupiti da quanto accaduto in Afghanistan lo scorso agosto, hanno contribuito in questa opera di sensibilizzazione che trova nella poesia la forma comunicativa più potente e autentica.
Seguo e sostengo Emergency da anni; le vicende complesse in Afghanistan raccolsero la mia attenzione un ventennio fa, subito dopo l’attacco alle Torri Gemelle di New York. La guerra al “Male”, la caccia a Osama Bin Laden, l’Afghanistan, gli appelli di Gino Strada che combatteva la cosiddetta guerra giusta… come tutte le guerre. Ora Gino Strada ci ha purtroppo lasciato, ma Emergency continua ad aiutare le vittime di ogni violenza. Le poesie di Cuori a Kabul sono nate per aiutare fattivamente Emergency: il ricavato delle vendite del libro sarà a loro destinato.
In “Cuori a Kabul. Poesie per l’Afghanistan” c’è una poesia a cui è particolarmente legato, e perché?
Mi sta a cuore segnalare una poesia di Gisella Blanco, intitolata “L’innocenza delle bombe”, in cui tramite la forma del verso elabora un racconto-cronaca di una tragedia che perdura da troppo tempo. C’è amarezza e amore, in quei versi, in un connubio originale che commuove e fa riflettere.
Lei è ideatore del laboratorio poetico www.ScriverePoesia.it. Ci racconta brevemente qual è l’obiettivo del laboratorio e in cosa consiste?
Il laboratorio nasce con l’intento (e il sogno) di cercare e trovare nuove voci poetiche nel nostro paese: parole e pensieri che elaborino un linguaggio unico e bello e che arrivi ai lettori: per questo offriamo sempre una scheda di valutazione gratuita che aiuti ad avvicinare gli aspirati poeti alla nostra assistenza. La consulenza aiuta gli artisti a trovare versi con più forza e aderenza al proprio pensiero e alla propria sensibilità; nella fase successiva, cerchiamo di accompagnarlo fino agli editori che pubblicano poesie, ovviamente senza alcuna spesa di edizione. Nel frattempo, il blog di ScriverePoesia dedica sempre un occhio critico alle novità poetiche e indipendenti del nostro panorama letterario.
Abbiamo già trovato alcuni poeti che seguiamo in diretta con vari strumenti web, discutendo di poesia, cercando u
n linguaggio poetico più convincente per gli editori indipendenti che cercano autori emergenti.
Che progetti ha per il futuro? Sta già pensando ad nuova raccolta di poesie?
Per i prossimi mesi uscirà un mio ultimo romanzo, che è rimasto per anni nel cassetto ma che un agente letterario ha accolto favorevolmente, e a brevissimo due mie sillogi vedranno la luce presso Bertoni editore (che ha già pubblicato il mio libro poetico d’esordio, “Padre Figlio”) e IVVI editore, che segue con grande attenzione gli emergenti. Ho tanta voglia di raccontare storie fantasticate e di condividerlo con i lettori, e sto già scrivendo le prime bozze.
L’innocenza delle bombe (poesia di Gisella Blanco)
Ottobre 2001, Kabul viene attaccata dalle forze angloamericane. Di notte gli aerei volano sopra la città e sganciano bombe. Gli obiettivi mirati sono impossibili e i civili perdono case, affetti e la propria stessa vita per esplosivi a loro non formalmente rivolti.
La mamma non mi aveva detto
che le stelle cadenti
potessero farci addormentare per sempre forse non lo avevo sentito
c’era così tanto rumore
avrei voluto rimanere sveglia ancora un po’
Kabul, quartiere ovest a maggioranza sciita. 8 maggio 2021, ore 16:30 ( fascia oraria di uscita delle classi femminili). Da- vanti alla Sayed ul Shuhada school esplode un’autobomba. Sono seguite altre due esplosioni, probabilmente causate da razzi2.
All’ora delle ragazze
il richiamo allo squarcio è detonato davanti alla bocca che impara a smarrirsi.
Folle scomposte non discernono le fauci dal morso, corrono a scriversi
sulla lista del dono di sangue,
non sanno se consacrarlo o ghermirlo, forse dipende dal nome che leggerà la madre
sulla lista del dono di morte.
Kabul, 14 agosto 2021. La missione italiana in Afghanistan, per liberare il Paese dalla dittatura talebana, è costata la vita a cinquantatré nostri militari e oltre settecento feriti. Ad aiutare tale missione italiana, da poco conclusa, si sono uniti anche molti afghani che hanno partecipato con la loro opera e la loro vita.
Il sogno nasce quasi sempre al sud,
placa l’insoddisfazione ove più crudo
è lo sdegno al risveglio.
Illude allo scampo il tarlo della tecnologia
ma l’arma d’occasione è più veloce del dubbio.
Si muore nella propria lingua,
appena in ritardo sull’istruzione
per sconcerto, stupore sul mistero
che compagno di ventura può esser anche lo straniero.