Fino al 19 maggio 2019 le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino, in collaborazione con ilCastello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, presentano Cuore di tenebra. Castello di Rivoli @OGR.1. Può l’arte prevenire gli errori? una mostra allestita al Binario 2 delle OGR Torino, a cura diMarcella Beccaria, Capo Curatore e Curatore delle Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, con il supporto della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
Citando il celebre romanzo di Joseph Conrad Cuore di tenebra (Heart of Darkness, 1899), questa mostra collettiva indaga aspetti irrazionali del contemporaneo, dove guerre, imperialismi, fanatismi religiosi, terrorismo, razzismo, disparità crescente, sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e alcuni aspetti della tecnica e dell’Intelligenza Artificiale utilizzate in modo irresponsabile sembrano crescere in maniera esponenziale. Originariamente provenienti da Brasile, Cuba, Egitto, Israele, Italia, Libano, Messico, Polonia, Portogallo, Stati Uniti, e attivi in più parti del globo, gli artisti invitati offrono molteplici punti di vista relativi alla complessità del mondo nel quale viviamo, interrogandosi sui lati oscuri del presente e analizzandoli attraverso riferimenti al passato oppure anticipando possibili scenari futuri.
“Con rimandi che spaziano dalla caduta dell’Impero degli Assiri nel VII a.C. per arrivare agli androidi che forse un giorno condivideranno la Terra con gli esseri umani, la mostra indaga i modi in cui gli artisti si relazionano con il mondo contemporaneo scandagliandone alcuni aspetti bui e irrazionali”, spiegaMarcella Beccaria. “Le opere selezionate propongono diverse forme di consapevolezza critica che non prescindono dalla capacità di aprire spazi di resistenza poetica, rispondendo alla violenza del presente con inarrestabile forza creativa”.
Le opere di Allora & Calzadilla, Maria Thereza Alves, Maurizio Cattelan, Roberto Cuoghi, Bracha L. Ettinger, Massimo Grimaldi, Mona Hatoum, Goshka Macuga, Teresa Margolles, Pedro Neves Marques eWael Shawky, scelte per gli spazi delle OGR, esprimono una vitale creatività che abbraccia più linguaggi e tecniche, tra cui performance, scultura, fotografia, pittura, film e installazioni multimediali e sonore.
Cuore di tenebra presenta un nucleo selezionato di tredici importanti opere dalle Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, per la maggior parte scelte tra quelle acquisite dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT per il Museo. In una visione sinergica, dal 2000 la Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT ha elaborato un progetto di acquisizioni per Torino e il Piemonte che integra le collezioni permanenti del Castello di Rivoli e della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e che oggi conta oltre 840 opere di artisti italiani e internazionali ospitate presso le due istituzioni.
Cuore di tenebra rappresenta il secondo capitolo nell’ambito della collaborazione tra le OGR Torino e il Castello di Rivoli, iniziata in occasione dell’inaugurazione delle OGR, con la curatela e produzione dell’installazione pubblica Procession of Reparationists (Processione. I riparazionisti, 2017), di William Kentridge allestita nella Corte Est delle ex officine di Corso Castelfidardo e interamente sostenuta dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
La collaborazione tra le OGR e il Castello di Rivoli, trova inoltre una virtuosa espressione nel lavoro avviato con il network ZonArte; il Castello di Rivoli con il proprio Dipartimento Educazione ha infatti collaborato alla riapertura delle OGR nel 2017 organizzando un intenso programma di attività, ampliato con la rassegna Domeniche in festa, nell’ambito del Public Program OGR, grazie al supporto della Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.
Dalla sua fondazione nel 1984, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea si è sviluppato tenendo conto dell’unicità dell’edificio che lo ospita, capolavoro dell’architettura barocca disegnato da Filippo Juvarra nel 1718. Restaurato da Andrea Bruno alla fine degli anni settanta, il Castello è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Le collezioni del Museo, che includono la più importante raccolta di opere di Arte povera al mondo, sono incentrate sui protagonisti dell’arte contemporanea, con particolare attenzione ai linguaggi sviluppatisi in Italia e a livello internazionale dalla fine degli anni sessanta al presente. Le collezioni includono opere di proprietà del Museo, opere in deposito a lungo termine acquistate per il Museo da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, opere provenienti dalla Fondazione Rivetti e, più recentemente, dalla Collezione Cerruti. La Collezione video è stata acquistata grazie al supporto di Compagnia di San Paolo. Il Museo ha il sostegno della Regione Piemonte, Fondazione CRT, Città di Torino, Città di Rivoli e di altri patrocinatori e benefattori. L’unicità delle collezioni e la vitalità della programmazione di mostre e rassegne, hanno reso il Castello un punto di riferimento internazionale.
Le OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino, sono un centro di produzione culturale e di sperimentazione interdisciplinare di oltre 35.000 metri quadrati, interamente riqualificato dalla Fondazione CRT e inaugurato il 30 settembre 2017. Le OGR Torino nutrono l’ambizione di far convivere tre anime – l’arte in tutte le sue declinazioni, lo sviluppo dell’innovazione e la ricerca scientifica e tecnologica, l’eccellenza enogastronomica – in connessione con i talenti, le best practice del territorio e le eccellenze internazionali. Nel 2013 la Fondazione CRT ha acquistato l’area in stato di degrado e l’ha riqualificata: il più grande investimento diretto su un unico progetto, oltre che uno dei maggiori esempi di venture philanthropy oggi in Europa.
Dopo 1.000 giorni di lavori, le ex officine dei treni sono rinate come distretto : dalla riapertura sono state realizzate ed esposte opere site-specific di William Kentridge, Patrick Tuttofuoco, Arturo Herrera, Liam Gillick; hanno visto la luce mostre personali di artisti provenienti da tutto il mondo, come Tino Sehgal, Susan Hiller, Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh, Hesam Rahmanian, Mike Nelson; si sono avvicendati protagonisti eterogenei della scena musicale internazionale – dai The Chemical Brothers ai Kraftwerk, da Kamasi Washington ai New Order, da John Cale a Michael Nyman, da Tony Allen&Jeff Mills a Bombino – e sono sorte inedite partnership con festival e luoghi della cultura locale ed europea, dal Torino Jazz Festival al Manchester International Festival, che qualificano le OGR come un vero e proprio centro di sperimentazione tra i più produttivi e dinamici a livello europeo.