In questa nuova puntata di Sommessamente, lo scrittore Michele Visconti ci accompagna, insieme al suo protagonista, il giovane playboy Roberto Russo in famosi night club all’insegna della trasgressione e della dissolutezza dopo una separazione sofferta.
Ma c’è davvero tanto dolore nella vita di Roberto Russo oppure c’è dell’altro? Lo scopriremo nell’intervista di oggi. L’autore del romanzo inoltre, ci racconterà qualcosa sulla sua vita e sul rapporto amore- odio con la città di Napoli
L’ospite di oggi
Michele Visconti è nato a Napoli nel 1979, è del quartiere di Secondigliano precisamente dove ha vissuto fino a qualche anno fa. Attualmente è a Pescara e lavora come geometra, presso una società di ingegneria industriale. Curioso di cronaca nera, ha due passioni: il disegno e la scrittura creativa. La seconda iniziata per caso dopo alcuni corsi seguiti nella sua città natale. Cimentatosi con il genere comico, si è poi dedicato a tutt’altro tipo di narrazioni, riscuotendo riscontri positivi in vari concorsi letterari, quali ‘Dieci piccoli indiani’ e Premio letterario nazionale Bukowski.’
Croce e testa di Michele Visconti
Luci psichedeliche, alcol e donne. Tutta la vita di Roberto Russo è nei nightclub, poi un giorno accade qualcosa, e la vita di Roberto subisce una brusca virata. l protagonista, con un matrimonio fallito alle spalle, squattrinato e con una figlia, cerca di riprendere in mano la propria vita, a fatica. Amicizie equivoche, frequentazioni di nightclub, alcol e donne scandiscono le sue serate fino a quando una telefonata della madre dà inizio ad una serie di eventi che rompono la sua routine. Il fratello Paolo, il figlio perfetto e prediletto è scomparso.