Ricordate la missione di Mario e Saverio nel film di Massimo Troisi “Non ci resta che piangere”? I due amici catapultati nel1400 quasi 1500 partirono da Frittole alla volta della Spagna nel tentativo di fermare Cristoforo Colombo nel viaggio che lo avrebbe portato alla scoperta dell’America. Ai due avventurosi amici, che non riuscirono nell’impresa, sarà di sollievo la notizia che in realtà non fu il navigatore genovese il primo europeo a calcare il suolo americano. Una recente ricerca condotta da un team di studiosi olandesi dell’Università di Groningen ha accertato che in America prima di Colombo ci arrivarono i vichinghi.
Conquistatori e pirati
Principalmente noti come guerrieri dediti alla pirateria, i vichinghi erano, in realtà, un popolo molto evoluto. Lo spirito avventuroso e l’innegabile abilità nella navigazione li portò dalla penisola scandinava, loro terra d’origine, all’Europa centrale, Russia, al Mediterraneo fino a Costantinopoli e oltreoceano. Le scorribande e i saccheggi furono per loro l’occasione per acquisire nuove conoscenze e competenze. Particolarmente abili nel costruire navi divennero anche fini artigiani e carpentieri. Gli oggetti da loro creati in legno e ferro, da monete ad attrezzi o armi, riportavano tutti decorazioni caratteristiche. Nell’epoca vichinga, che durò dal 793 e 1066 d.C., la Norvegia, Oslo in particolare, conobbe un periodo di grande progresso tecnologico trasferito dall’agricoltura al commercio. Il Cristianesimo fu introdotto come alternativa alla vecchia religione.
Il sito UNESCO in Canada
Sono stati proprio gli oggetti di artigianato dalla foggia tipicamente vichinga rinvenuti a L’Anse aux Meadows, sull’isola di Terranova, negli anni Sessanta, a far ipotizzare in quei luoghi la presenza dei guerrieri norreni. Da allora, il sito UNESCO è stato oggetto di molti studi che se da un lato avevano confermato la presenza dei vichinghi nel sito culturale, dall’altro non erano riusciti a determinarne l’epoca. L’ultima ricerca, pubblicata sulla rivista “Nature“, è riuscita a sciogliere l’ultimo dubbio. Gli studiosi sono risaliti all’esatta datazione dei reperti grazie alle tracce lasciate negli anelli di accrescimento degli alberi di una tempesta solare avvenuta nel 992. A quando risale, dunque, la presenza dei vichinghi in America? Esattamente a 1.000 anni fa, al 2021.
I vichinghi arrivarono in America prima di Colombo
I risultati della ricerca ribaltano una delle nostre certezze riguardo a chi scoprì l’America. Non fu un navigatore italiano sostenuto dalla regina di Spagna a riuscire nell’impresa bensì i vichinghi. Sono loro il primo popolo europeo a essere approdato in America. Con molta probabilità il sito di L’Anse aux Meadows, al momento unica colonia vichinga accertata, era un campo base dal quale partirono le esplorazioni di altre regioni, anche in direzione Sud. Le saghe norrene sugli avventurosi viaggi degli antenati che, a questo punto non sono più un frutto della fantasia, narravano di scambi commerciali e di rapporti con gli indigeni tutt’altro che facili. Tutto questo molto prima del 1400 quasi 1500.
In copertina foto da Pixabay