La crisi di governo giunge al culmine e alle 12,50 il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rassegnato le proprie dimissioni nelle mani del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Le dimissioni giungono dopo una mattinata intensa cominciata con le comunicazioni al Consiglio del Presidente. Ecco le varie tappe percorse dal Presidente Conte prima di salire al Quirinale
Crisi di Governo: La giornata di Conte
9.01: Conte arriva Palazzo Chigi per il Consiglio dei ministri dove ha comunicato alla sua squadra di governo la decisione di andare al Quirinale a rassegnare le dimissioni.
9.28: Al via il Consiglio dei ministri -Il premier Giuseppe Conte comunicherà la decisione di andare al Quirinale a rassegnare le sue dimissioni.
9.56: Conte comunica ai ministri decisione di dimettersi – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha comunicato ai ministri, a quanto si apprende, la decisione di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni.
9.58: Capi delegazione Pd-M5s-Leu in Cdm, sostegno a Conte – Alfonso Bonafede, Dario Franceschini e Roberto Speranza, a quanto si apprende, avrebbero ribadito in Consiglio dei ministri il loro sostegno a Giuseppe Conte, dopo che il presidente del Consiglio ha comunicato la sua decisione di dimettersi.
10.10: Terminato il Consiglio dei ministri – E’ terminata, dopo poco più di mezz’ora, la riunione del Consiglio dei ministri. 10.00 – Cei, trovare soluzione al servizio dei cittadini – La Chiesa “non è di questa o di quell’altra parte. Quello che ci sta a cuore è il bene di ogni persona e di ognuno insieme agli altri, quello di cui c’importa è la vita delle persone, quello che sosteniamo è il nostro Paese”. Così il presidente Cei card. Gualtiero Bassetti. “Guardiamo con attenzione e preoccupazione alla verifica politica in corso in uno scenario già reso precario dalla situazione che stiamo vivendo. Auspichiamo che la classe politica collabori al servizio dei cittadini, uomini e donne, che ogni giorno in tutta Italia lavorano in operoso silenzio e che si giunga a una soluzione che tenga conto delle tante criticità”.
10.12: Stamani alla Camera niente interrogazioni – Essendo il governo Conte dimissionario, oggi non si terrà, come previsto all’ordine del giorno di Montecitorio, lo svolgimento delle interpellanze e delle interrogazioni. Si apprende dai gruppi parlamentari. A breve, sulla base di quanto accadrà in mattinata al Quirinale, dovrebbe essere convocata una conferenza dei capigruppo.
10.41: Conte al Quirinale alle 12 per dimissioni – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte andrà alle 12 al Quirinale, a quanto si apprende, per rassegnare le dimissioni.
10.45: Franceschini in Cdm, salvare prospettiva alleanza riformista -Abbiamo affrontato la pandemia e una delle fasi più difficili della storia repubblicana “al meglio delle nostre capacità e crediamo con molti risultati positivi, grazie alla guida del presidente Conte e al sostegno delle nostre forze politiche”. Lo avrebbe detto, a quanto si apprende, Dario Franceschini in Cdm. “Questo cammino ci consente oggi di pensare a questa maggioranza anche in prospettiva, come una area di forze riformiste alleate non solo temporaneamente. Per questo è fondamentale salvare questa prospettiva anche nel percorso della crisi che abbiamo davanti”.
10.55: Pd, Renzi? Nessuno può mettere veti a nessuno – “Nessuno può mettere veti a nessuno e in politica mai dire mai. La crisi è una battuta di arresto che ci preoccupa imemsamente, e prendiamo atto che lo steso Renzi ha detto che non ci debbano essere veti su Conte. Cerchiamo di fare ragionamenti solidi in tempi brevi”. Così il vicepresidente del Pd Deborah Serracchiani allo speciale Tg1. “Credo che il Pd abbia dimostrato di essere un partito di grandissima respnsabilità, il Pd è unito e c’è bisgno di essere un punto fermo in un percorso strettissimo e complicato. Abbiamo bisogno di rilanciare l’azione di governo e lo abbiamo detto anche prima di questa crisi che è incomprensibile. Il punto imprescindibile è Conte e bisogna allargare e rilanciare l’azione di governo”.
11.32: Assemblea gruppi Iv prevista alle 22.30 – I gruppi erano già convocati in vista del voto sulla giustizia: all’ordine del giorno della riunione ci sarà adesso la linea rispetto alla crisi aperta dalle dimissioni di Conte. Ad ora non si esclude comunque che l’incontro possa slittare a domani.
12.00: Bonafede in Cdm, ora compatti attorno a Conte – “Questo governo si è trovato ad attraversare una fase di straordinaria difficoltà come quella determinata dalla pandemia. Abbiamo lavorato per i cittadini con impegno e abbiamo raggiunto una compattezza che all’inizio di questo percorso non avremmo immaginato. Adesso, nell’interesse del Paese, è il momento di confermare e dimostrare questa compattezza attorno al presidente Conte”. A quanto si apprende, è quanto avrebbe detto il capo delegazione del Movimento 5 Stelle, Alfonso Bonafede, durante il Consiglio dei ministri.
12.02: Conte arrivato al Quirinale – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si accinge ad essere ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella cui comunicherà le sue dimissioni.
12.10: Alle 14: 30 vertice del centrodestra – Convocato per fare il punto della situazione alla luce delle dimissioni del premier Giuseppe Conte.
12.30: Conte lascia il Quirinale – Il presidente del Consiglio ha lasciato il Palazzo del Quirinale, dove ha consegnato le sue dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Conte è uscito in auto da mezz’ora dal suo arrivo.
12.44 – Conte incontra Presidente Casellati – Dopo essersi dimesso al Quirinale è giunto a Palazzo Giustiniani per incontrare la Presidente del Senato, Elisabetta Casellati.
12.50: Giuseppe Conte rassegna le dimissioni al Colle
Cosa succederà adesso?
Adesso è tutto nelle mani di Mattarella che ha diverse opzioni fra cui scegliere: nuovo incarico a Conte per un governo Ter, incarico esplorativo ad una personalità, scioglimento delle camere ed indizioni di nuove elezioni. Come comunicato da una nota stampa del Quirinale, da domani 27 Gennaio avranno inizio le consultazioni.