La crisi del 29 è un avvenimento storico, spesso, poco raccontato ma che in realtà è una tappa fondamentale della nostra storia. Il primo grande crollo di una borsa economica ci permette di capire quello che è il nostro presente ed il nostro futuro.
Che cosa si intende per grande depressione?
Conosciuta come anche “Crisi del 29” oppure “Crollo di Wall Street”, la Grande Depressione è alla crisi economica che dal 1929 andò a colpire l’economia mondiale. La crisi economica andò a ridurre su scala globale produzione, occupazione, redditi, salari, consumi e risparmi. L’inizio di quella che è tra le più note crisi economiche della storia ebbe inizio con il crollo della Borsa di Wall Street.
Il 24 Ottobre del 1929 divenne tristemente noto come il giovedì nero di Wall Street con la famosa piazza d’affari che perse 13 milioni di azioni perché vendute al ribasso causando un crollo dell’indice superiore ai 50 punti percentuali, uno dei più importanti record negativi nella storia della finanza.
A cosa è dovuta la crisi del 29?
Le motivazioni dietro lo scoppio di questa storica crisi economica sono molteplici ma tutti dovuti ad una fallimentare politica economica:
- continua espansione del credito attraverso tassi artificialmente bassi
- eccesso di prestiti a carattere speculativo
- mancata crescita del potere d’acquisto nonostante l’incremento di produttività e investimenti
Che effetto ha la Grande Depressione?
Il crollo di Wall Street ebbe un effetto a dir poco devastante per i tutti i settori economici degli USA. Prima di tutto furono le industrie dei beni di consumo a subire le prime devastanti conseguenze. Queste industrie furono costrette a:
- tagliare le loro commesse verso aziende appartenenti alla stessa filiera
- abbassare i salari
- ridurre il personale
I danni furono così grande da contrarre ed alzare i prezzi dei beni di consumo andando a danneggiare anche l’industria agricola (ancora “ferita” dalla crisi economica conclusasi nel 1895). La produzione industriale, quindi, arrivò a scendere di circa il 50%. i fallimenti ed i licenziamenti resero reale la crisi dei consumi che portò l’economia statunitense ad una vera e propria fase di arresto.
Cos’è il New Deal?
4 marzo 1933, questa la data nella quale Frank D. Roosevelt venne nominato presidente degli Stati Uniti d’America. A lui venne dato il compito di far “risorgere” l’economia americana che era letteralmente messa a terra dal crollo di Wall Street. Tra il 1933 e il 1937, il nuovo presidente americano avviò una campagna di riforme economiche e sociali che entrarno nella storia col nome di New Deal e che verteva su:
- l’abbandono della parità aurea ma soprattutto la svalutazione del dollaro al 40% con il duplice obiettivo di ridurre i debiti ed incoraggiare le esportazioni;
- un vasto piano di lavori pubblici per combattere ed abbattere la disoccupazione;
- un nuovo sistema di assicurazioni sociali
- un aumento dei salari
- meno ore lavorative nelle fabbriche;
- l’obbligo agli imprenditori di trattare finalmente con i sindacati (andando, di fatto, a riconoscerli)
- il controllo del sistema bancario a stelle e strisce
Il New Deal diede nuova vita all’economia americana che riuscì dopo un lungo percorso a ritornare al suo antico splendore. Gli Stati Uniti erano riusciti, tra mille difficoltà, a quanto meno arginare gli enormi danni che la grande Depressione portò nel suo paese ma anche a tutto il mondo.
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