I crimini di guerra contro l’umanità rappresentano una delle forme più gravi di violazione del diritto internazionale umanitario. Sono indipendenti da atti riprovevoli perpetrati in tempo di conflitto armato. Questo concetto è stato elaborato nel corso del tempo per affrontare le atrocità che si verificano durante i conflitti armati . Oltre che per assicurare che coloro che commettono tali atti siano chiamati a rispondere delle proprie azioni di fronte alla giustizia internazionale.
Il concetto di crimini di guerra contro l’umanità è stato formalizzato nel diritto internazionale. Lo si è fatto attraverso documenti fondamentali come la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948. Secondo il diritto internazionale, i crimini di guerra contro l’umanità includono atti come omicidi, sterminio, schiavitù, deportazione forzata, tortura, violenza sessuale e persecuzione su basi politiche, razziali, etniche o religiose.
Crimini di guerra: Norimberga
Il tribunale di Norimberga, istituito dopo la Seconda Guerra Mondiale, è stato il precursore nella persecuzione giuridica dei crimini di guerra. Questo tribunale ha contribuito a definirne il concetto sancendo il principio che gli individui possono essere ritenuti responsabili per tali crimini anche se agire su ordini superiori.
Lo Statuto di Roma ha ulteriormente sviluppato la definizione e la giurisdizione sui crimini di guerra contro l’umanità. La CPI è il primo tribunale permanente creato per dimostrare individui per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio. La CPI si occupa dei crimini più gravi che preoccupano la comunità internazionale nel loro insieme, garantendo che gli autori di tali atti siano chiamati a rispondere di fronte a una corte internazionale.
La Corte Penale Internazionale
È importante notare che la giurisdizione del CPI opera in aggiunta a quella dei tribunali nazionali e può essere attivata quando un paese non è disposto o in grado di convincente i presunti responsabili. Ciò dimostra l’impegno della comunità internazionale nel garantire l’impunità per i crimini più gravi e nel promuovere la responsabilità individuale per tali atti.
La definizione e la persecuzione di tali crimini sono sottolineate da documenti chiave come lo Statuto di Roma, che ha istituito il CPI come meccanismo cruciale per garantire che gli autori di tali atti siano tenuti responsabili di fronte alla giustizia internazionale.