Crescere al sud e provare a costruire lì il proprio futuro è un percorso ad ostacoli. Gli under 18 in povertà assoluta sono quasi raddoppiati, 19,1% contro il 10,9% del 2011, la dispersione scolastica riguarda il 21,4% dei minori (il doppio rispetto all’obiettivo europeo del 10%) e i giovani “NEET” (Not in Education Employment Training) sono più di un terzo del totale (35,8% contro il 26,2% nazionale), mentre sul fronte della legalità negli ultimi 5 anni sono ben 420 i comuni sciolti per mafia, come evidenziato dall’Atlante dell’Infanzia (a rischio) di Save the Children.
Saranno proprio i figli di questo disagio diffuso, i giovani viaggiatori di Crescere al Sud, a testimoniare tappa dopo tappa le criticità e le emergenze dei loro territori. Lo scopo del viaggio, al quale parteciperanno oltre 60 adolescenti che nel loro quotidiano hanno scelto di impegnarsi nei loro quartieri per promuovere il riscatto sociale della loro generazione, è quello di raccontare le diverse problematiche che segnano la condizione di chi nasce e cresce nel sud Italia, denunciare la mancanza di opportunità e servizi, ma anche raccogliere e dare voce alle aspirazioni, proposte e passioni dei ragazzi e delle ragazze che vogliono essere protagonisti della propria vita. Ad ogni tappa, si aggiungeranno sul pullman i giovani di ciascun territorio attraversato, per arrivare dopo sette giorni di esperienze forti e significative, insieme aRoma il 28 maggio, dove alle ore 14.30, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, incontreranno le Istituzioni nell’evento conclusivo del viaggio.
Il viaggio sarà anche un’occasione di incontro tra adolescenti delle diverse realtà dei “tanti Sud”, resa possibile grazie alla partecipazione attiva delle tante realtà associative che animano l’alleanza di Crescere al Sud. Realtà radicate sul territorio che quotidianamente si confrontano con la sfida di promuovere, garantire e tutelare i diritti dei minori. Ascoltandoli, e impegnandosi insieme a loro.