La rete di IoT Labs, nata dal sodalizio tra ADS Group e il mondo accademico, si arricchisce di un nuovo hub: dopo i Labs di Roma e Bari, apre a Salerno il terzo incubatore hi tech, grazie all’accordo siglato tra l’Università degli studi di Salerno e Next-Era Prime, azienda del Gruppo ADS che progetta, installa, gestisce e supporta soluzioni IT per più di 1500 clienti del settore pubblico e privato.
Questo accordo impegna azienda e Ateneo ad una collaborazione scientifica per lo sviluppo di progetti IoT (in ambito Smart City, Smart Grids, e-Health, Intelligent Manufacturing e Precision Farming) ma, a differenza dei precedenti accordi stipulati con L’Università La Sapienza di Roma e il PoliBa, prevede anche attività di ricerca sui temi della Cyber security e della Sicurezza dei dati.
La mission strategica che ADS Group intende portare avanti tramite gli accordi con i principali Atenei italiani è creare un matching tra attività di ricerca in ambito accademico e spinta innovativa del sistema produttivo. La collaborazione virtuosa tra realtà aziendale e università è orientata, quindi, a generare una connessione tra i giovani – portatori di curiosità e innovazione sul mercato – e l’esperienza dei professionisti ADS Group, per creare insieme servizi ad alto valore aggiunto che possano essere cross–industry.
Per sviluppare i progetti in cantiere, gli IoT Labs sperimentano le nuove tecnologie abilitanti per la connessione degli oggetti: reti a bassi consumi e ad ampio raggio, note sotto l’acronimo di Low Power Wide Area (LPWA) – le più note sono SIGFOX e LoRa -, caratterizzate da basse velocità, scambio di poche decine o centinaia di bit e durata delle batterie anche maggiori di 10 anni. ADS Group e l’Università degli studi di Salerno metteranno quindi a disposizione dei ricercatori le rispettive strutture e le attrezzature necessarie.
Questa è la terza tappa di un percorso che va verso la costruzione di un’ampia rete di IoT Labs che coprirà tutto il territorio nazionale, finalizzata allo sviluppo dei progetti per l’IoT. “Ma la nascita del lab di Salerno – sottolinea Michael Prisco, direttore R&D del Gruppo ADS – è anche l’ultimo step che precede il lancio del più grande processo gratuito di Open Innovation in Italia: ADS Group presenterà un grande ‘giardino virtuale’ dove seminare idee, spunti, progetti dedicati all’Internet of Things, un settore che rappresenta, ad oggi, un’imperdibile opportunità per l’industria delle comunicazioni”.
Dalla Smart City, alla Smart Home, alla Smart Factory: gli ambiti applicativi delle tecnologie IoT sono potenzialmente illimitati. Per capire l’impatto che l’Internet delle cose ha e, soprattutto, avrà sull’economia globale, è sufficiente consultare gli ultimi dati emersi in occasione di un incontro dedicato al tema dell’IoT e promosso da Anitec, l’associazione confindustriale delle imprese dell’Ict e dell’elettronica di consumo: nel 2016 sono circa 14 miliardi gli oggetti connessi alla rete. Ma la cifra potrebbe oscillare fra i 20 e i 100 miliardi nel 2020, per un valore aggiunto che, entro quell’anno, varierà in un range compreso fra i 1.900 e i 14.400 miliardi di dollari.