Completato il percorso di ristrutturazione avviato nel 2013: con la dichiarazione del Tribunale di Varese è stata infatti ufficialmente attestata la completa esecuzione del piano e positivamente concluso l’iter del concordato preventivo in continuità aziendale avviato da La Tipografica Varese (LTV), una delle più importanti realtà europee per la stampa di libri. La procedura ha permesso di preservare da eventi pregiudizievoli l’azienda durante le delicate fasi della ristrutturazione.
Gianandrea Redaelli, quarta generazione della famiglia in azienda, commenta: “Per il risanamento de La Tipografica Varese è stato fondamentale lavorare sui nostri tre asset tradizionali: tecnologie all’avanguardia, personale specializzato, clienti primari. Gli sforzi che abbiamo fatto in sintonia con i lavoratori che, con le loro rappresentanze, sono stati parte integrante e attiva della riorganizzazione – e a loro va il nostro ringraziamento per il sostegno e l’impegno dimostrati – ci hanno permesso di superare la fase più acuta della crisi. Il risanamento non sarebbe stato possibile senza la fiducia dei fornitori e degli istituti di credito: hanno creduto nel nostro progetto, e noi siamo soddisfatti di essere riusciti a portarlo a compimento, soprattutto se consideriamo che non sono molte le aziende che hanno concluso positivamente la procedura di concordato. Ora siamo consapevoli di dover affrontare questa nuova fase continuando a ricercare sempre maggiore efficienza, con attenzione, prudenza e oculatezza, per evitare ricadute e continuare ad essere una realtà di riferimento per i tanti editori nazionali e internazionali che da decenni ci accordano la loro fiducia. Lo dobbiamo a loro, e alle 130 famiglie che lavorano con noi: un valore sociale importantissimo per questo territorio, in cui operiamo da novant’anni. Crediamo in un mondo con i libri e vogliamo continuare ad esserci in futuro per stamparli”.
La scelta di LTV di proseguire l’attività, di ricostruire e riequilibrare gli aspetti patrimoniali, economici e finanziari dell’azienda ha richiesto grandi sforzi in un momento molto delicato e reso ancora più difficile non solo dalla crisi economica mondiale, ma anche dalla smaterializzazione di alcuni prodotti storici, che si è aggiunta alla generale contrazione della capacità di spesa delle famiglie.
I libri sono stati infatti uno dei primi “lussi” ad essere tagliati. Il rapporto “L’editoria, la filiera distributiva, la lettura in Lombardia (2007-2015)”, a cura dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori (Aie) su dati Istat, ha certificato una contrazione del mercato: si è passati dai 145 milioni di libri venduti nel 2007 ai 79 milioni nel 2014.
La Tipografica Varese Srl, fondata nel 1927 da Pietro Giuseppe Redaelli, è un riferimento europeo nel mondo della stampa dei libri e una realtà di rilievo del tessuto economico e sociale del territorio varesino. Con una struttura produttiva ‘a ciclo completo’ – dalla pre-stampa alla legatoria – realizza una vasta gamma di prodotti editoriali (tradizionale produzione libraria, saggistica e scolastica, dizionari, bibbie, codici e guide turistiche, riviste e cataloghista industriale).
Con 18 milioni di euro di fatturato nel 2016 (48% export), 130 dipendenti, un sito produttivo di 22mila metri quadrati e tecnologie all’avanguardia, LTV serve i maggiori editori italiani ed europei come Mondadori, Rizzoli, DeAgostini, Pearson, Gruppo Hachette, Sejer, Editis, Dalloz, Cambridge University Press.
Ha stampato prime edizioni importanti come “Il dottor Zivago” di Boris Leonidovich Pasternak pubblicato in anteprima mondiale in Italia nel novembre 1957 dalla Feltrinelli; “Il Gattopardo” scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa ed edito da Einaudi; “Il Padrino” di Mario Puzo ed edito da Dall’Oglio; “Va’ dove ti porta il cuore”, scritto da Susanna Tamaro e pubblicato da Baldini e Castoldi; “Harry Potter e la pietra filosofale” e “Harry Potter e la camera dei segreti” della scrittrice J. K. Rowling, editi in Italia da Adriano Salani Editore.
Dalla costituzione di Regione Lombardia ha sempre stampato il Bollettino Ufficiale, fino alla scelta di dematerializzarlo, così come i Fascicoli Servizi e gli Orari Ufficiali di Ferrovie dello Stato.