L’associazione non-profit International Artistic Hub presenta la mostra d’arte contemporanea “Creative Energy. Arte per il rinnovabile” nella prestigiosa sede di Palazzo Lombardia – Spazio espositivo.
Andrea Bruschi, Stefano e Andrea Cozzi, Raffaella Formenti, Gabriele Jardini, Marica Moro, Maria Teresa Ortoleva, Francesca Pasquali, Laura Renna e Luca Scarabell si confrontano con il tema dell’energia rinnovabile e di risparmio, inserendosi come ponte tra il dialogo di Expo 2015, Energy For Life e Green Energy di Expo Astana 2017.
Il progetto, ispirato al concept “Lombardia. Feeding the Future, now!“ di Expo 2015, è sinergico e coerente con la metafora iconica dell’Albero della Vita accanto a quella di Vivaio del Padiglione Italia, sintesi di bellezza, tecnologia, tradizione, efficienza e creatività.
Seguendo tale immagine, i 10 artisti ne interpretano attraverso le loro opere i punti cardine:
Trasparenza – materiali fotosensibili, riciclabili, con valenza metaforica invitano a guardare al di là del proprio ambiente, ainteragire con il mondo, a essere “trasparenti“.
Energia – l’energia esprime vita, è strumento, mezzo, motore di trasformazione, faro nella notte, nuovo indicatore del rispetto ambientale.
Acqua – elemento fortemente legato alla città di Milano, simbolo dell’esistenza, della nascita, della rigenerazione, è risorsa della Terra, capacità di “riflettere il cielo”.
Natura – realtà fenomenica, evoluzione biologica, madreoperatrice di tutte le cose.
Tecnologia – sguardo al divenire. Identità di questo Paese. Una sfida. Un’opportunità.
Nello spazio di Palazzo Lombardia vengono presentate opererealizzate con materiali riciclati e multimediali il cui risultato èricerca, sperimentazione, originalità, e un arricchimento delle nostre capacità di leggere il presente.
Gli obiettivi di tale esposizione sono molteplici; in primis si vuole sensibilizzare all’energia rinnovabile (o di risparmio), vero e proprio nutrimento per le generazioni future; in secondo luogo si vuole mostrare come l’energia alternativa può essere veicolo per la creazione di opere uniche, veri e propri manufatti esclusivi.
La cultura nel nuovo scenario post-industriale si afferma come luogo fertile per la produzione, la circolazione di idee e quindi per l’innovazione.