Ci sono ritardi nella partenza della campagna vaccinale con la profilassi prodotta da Pfizer e BioNTech in alcune città della Germania. L’inizio delle iniezioni è stato rimandato a causa di alcuni problemi che riguardano la catena del freddo che pare si sia rotta. Di cosa parliamo con l’espressione “si è rotta la catena del freddo”? Della corretta conservazione del vaccino durante tutte le fasi di logistica, con spostamenti e immagazzinamento delle fiale. Circa mille dosi potrebbero essere state esposte a temperature più alte del previsto, che potrebbero minare l’efficacia del farmaco.
Rotta la catena del freddo in Germania, a rischio le dosi inviate?
“Durante la lettura delle temperature nei contenitori frigoriferi sono sorti dubbi sul rispetto della catena del freddo“, si legge in un comunicato stampa firmato congiuntamente dagli amministratori di alcuni distretti della Baviera. I territori interessati sono Coburg, Kronach, Kulmbach, Hof, Bayreuth e Wunsiedel.
I governatori hanno chiesto alle società farmaceutiche Pfizer e BioNTech se sarà possibile utilizzare comunque il vaccino senza problemi. In caso di risposta negativa, viene chiarito nella nota stampa, le dosi non verranno inoculate nei pazienti.
Vaccino anti Covid: quello di Pfizer deve stare a -70 gradi centigradi
La tecnologia innovativa con cui è stato prodotto il vaccino anti Covid richiede che le dosi siano conservate a –70 gradi centigradi e possano essere esposte a temperature più alte, tra 2 e 8 gradi centigradi, per un tempo massimo di cinque giorni. Aprendo un contenitore frigorifero, gli operatori sanitari hanno scoperto che la temperatura era salita a 15 gradi centigradi, ben al di sopra della soglia indicata nel bugiardino dai produttori.
I contenitori utilizzati per il trasporto del vaccino sono equipaggiati con dei Gps che consentono alle due case farmaceutiche di controllare in tempo reale eventuali problemi.
Vaccino anti Covid: Pfizer e Moderna usano la tecnologia mRna
Il vaccino Pfizer e BioNTech, così come quello prodotto da Moderna, si basa sulla tecnologia mRna, che utilizza l’Rna Messaggero. Attraverso il materiale genetico inoculato, l’organismo di chi si sottopone alla profilassi riceve le istruzioni per sintetizzare nuove proteine.
Nello specifico il corpo è stimolato a produrre la proteina Spike, che compone le punte della corona del Sars-Cov-2. In questo momento viene innescata una risposta del sistema immunitario che si prepara a combattere l’involucro del virus senza però essere esposto all’infezione da Covid.
Rotta la catena del freddo: perché il vaccino Pfizer deve essere conservato al freddo
L’mRna tende a degradarsi velocemente, essendo altamente instabile a causa della quantità di enzimi che contiene e alle reazioni chimiche che causano. Per questo i farmaci basati sulla tecnologia utilizzata da Pfizer sono così delicati.
Altre tipologie di vaccino anti Covid, come quello prodotto da AstraZeneca e sviluppato dall’università di Oxford, possono essere tenuti in normali frigoriferi, a -4 gradi centigradi senza particolari precauzioni.